Un soffio di vento per spostare di qualche metro dalla propria testa i nuvoloni neri dell’esonero. I tuoni che preannunciavano la tempesta Stefano Colantuono li ha sentiti forti durante i novanta minuti di Cagliari. Il tecnico della Salernitana ha visto con i propri occhi l’incubo della quinta sconfitta in sei partite materializzarsi al minuto 28’ della ripresa, pronta ad indirizzare il suo destino sulla panchina granata. Ed invece, il lampo di Federico Bonazzoli a tempo scaduto ha regalato un pari d’oro, un punto che non ha stravolto la classifica della Bersagliera, sempre ultima a braccetto con il Cagliari, ma fondamentale per ritrovare autostima. Una sorta di déjà-vu con quanto vissuto un mese fa a Venezia: le streghe dell’esonero ad accompagnarlo nella sfida del Penzo prima della rimonta da urlo firmata Bonazzoli (ancora lui) e Schiavone all’ultimo respiro. Una botta d’adrenalina per infondere ottimismo e provare a cancellare lo spettro di una retrocessione già annunciata. Manca ancora più di metà campionato e, se è vero che il tour de force che da martedì attenderà la Salernitana è sulla carta pressoché impossibile, nessuna rimonta salvezza è stata costruita senza realizzare vere e proprie imprese sportive. La prima servirà martedì, quando all’Arechi la Salernitana guarderà negli occhi la Juventus, con il desiderio di fare uno scherzetto alla Vecchia Signora e regalarsi una notte da sogno.

Sezione: News / Data: Dom 28 novembre 2021 alle 13:30 / Fonte: La città
Autore: TS Redazione
vedi letture
Print