"Se avessero voluto bocciare la Salernitana, non avrebbero certo indicato i punti da risolvere il 29 giugno ma ci sarebbe stata una comunicazione perentoria direttamente a luglio. Si può risolvere tutto, la strada del trust è percorribile. Ma Lotito e Mezzaroma dimostrino, integrando la documentazione, che il loro percorso è finito e non ci sarà nessuna ingerenza". Voci interne alla FIGC confermano quanto detto dal sodalizio granata all'ANSA: "“Non c’è stata nessuna bocciatura. La Figc ha richiesto dei chiarimenti sul trust che abbiamo presentato nella giornata di venerdì 25 giugno e ci attiveremo per fornire alla Federazione tutte le indicazioni richieste”. In pratica la FIGC chiede:

-procedura più snella; con due trust si perde più tempo per fissare un prezzo, un eventuale compratore dovrebbe trattare con due figure e ci potrebbero essere divergenze tra trustee in merito alla vendita. Si chiede di indicarne uno solo che curi gli interessi di Lotito e Mezzaroma, oppure tre per avere un numero dispari e, quindi, una maggioranza. Si sta già lavorando dalla tarda mattinata per modificare la documentazione, forse anche inserendo figure di riferimento nuove

-fare in modo che non ci siano figure riconducibili alla Lazio e agli ex presidenti: in ambito sportivo si può proseguire con Fabiani e Castori, tanto per intenderci, ma la FIGC "consiglia" di riflettere su Marchetti. E' uomo che Lotito ben conosce, ma gli accostamenti e i "cattivi pensieri" sarebbero automatici da parte delle altre società che assistono alla vicenda in modo interessato. Tradotto: "Non è una cosa illegale, ma se possiamo evitare...evitiamo". Soprattutto per tenere a debita distanza alcune retrocesse che "ti danno la pacca sulla spalla, fingono amicizia e poi ti pugnalano alle spalle".

-allestimento di una squadra all'altezza; già, perchè una Salernitana ultima in classifica non attirerebbe compratori ed è nell'interesse di tutti formare una rosa competitiva per l'obiettivo salvezza. FIGC compresa.

Ed è su questo punto che, paradossalmente, la FIGC è venuta incontro a Lotito autorizzandolo, di fatto, a immettere risorse anche ingenti nel fondo cassa della società prima dell'iscrizione affinché si possa gestire per sei mesi il tutto nel modo migliore e con un budget importante per il mercato. Inizialmente la società uscente aveva indicato nei diritti tv, negli sponsor e in altre somme a disposizione le cifre utili per arrivare senza affanni a dicembre, evidentemente non sono state ritenute sufficienti. Gli ex patron, però, contestano una cosa: "Se metto 20 milioni di euro per l'allestimento dell'organico, senza ovviamente avere potere decisionale, ci può essere l'avvoltoio di turno che compra la società e usa i miei fondi per finanziarla. Come recupero quei soldi?". 

Sezione: News / Data: Mar 29 giugno 2021 alle 18:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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