Fare paragoni, soprattutto dopo quattro gare ufficiali, potrebbe essere azzardato e anche poco elegante, ma riconoscere meriti a Fabrizio Castori è il minimo sindacale. Lo ha fatto, privatamente e pubblicamente, il presidente Claudio Lotito che, subito dopo la partita persa contro lo Spezia, decise immediatamente di cambiare pagina e affidarsi al tecnico marchigiano. Lo stanno facendo anche i tifosi sul web, anche quelli che in estate commentarono in modo negativo il suo ritorno dimenticando che il giudice supremo resta sempre il terreno di gioco. Per punti è la miglior partenza della Salernitana in B: 7, pur avendo affrontato due big de calibro di Reggina e Chievo e un avversario ostico come il Pisa. La mano dell'allenatore è evidente soprattutto per l'atteggiamento di una squadra estremamente pratica, concentrata, cattiva agonisticamente e che gioca allo stesso modo a prescindere dal risultato. La principale differenza con Ventura è proprio questa: la capacità di non inventarsi nulla, di collocare i calciatori nei propri ruoli naturali, di non chiedere ad un atleta di andare oltre le effettive potenzialità. L'anno scorso la guida tecnica pretendeva un giro palla ossessivo e continuo a partire dal portiere dimenticando che il quartetto arretrato era composto da Micai, Karo, Migliorini e Billong, non certo persone dai piedi sopraffini. Inevitabilmente emergevano lacune, tali da far perdere consapevolezza e serenità agli stessi giocatori. Oggi Gyomber, Aya e tutti i difensori pensano soprattutto a...difendere, senza imbarazzarsi se devono lanciare una palla in tribuna o nei distinti. 

Castori ha capito perfettamente che, dal centrocampo in avanti, c'è tanta di quella qualità che non bisogna aggrapparsi a nessuna alchimia particolare nè vincolare i calciatori di talento a compiti dispendiosi in fase di non possesso. E così massima libertà agli elementi di spessore e lavoro ossessivo sulla fase di non possesso, sulle preventive, sulle palle inattive a sfavore, altro tallone d'Achille della gestione Ventura. Nel calcio le cose semplici sono paradossalmente le più difficili, se riescono si acquisisce consapevolezza. E questa Salernitana, senza brillare e soffrendo a tratti, per poco non batteva la Reggina, ha espugnato Verona crescendo tanto nel secondo tempo, ha dato 4 gol al Pisa (ad ora i granata sono il miglior attacco) quasi col minimo sforzo. C'è un'altra differenza con Ventura, riguarda la gestione del mercato. Castori ha chiesto calciatori che aveva allenato fino a pochi mesi prima, congeniali al suo sistema di gioco e che potessero calarsi immediatamente nella realtà pur essendo arrivati in ritardo. Ventura, fatta eccezione per Cerci (un suo "fallimento"), ha puntato su Firenze, Giannetti e Billong senza averli mai avuti a disposizione per poi bocciarli e lasciarli a busta paga della società con cifre importantissime. 

Sezione: News / Data: Dom 18 ottobre 2020 alle 13:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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