Seguita da oltre 1200 tifosi, la Salernitana 18 anni fa scendeva in campo al San Vito di Cosenza per coltivare il sogno promozione alimentato dai quattro successi consecutivi ottenuti contro Pistoiese, Siena, Messina e Napoli. Il trionfo nel derby, in particolare, aveva scatenato l'entusiasmo della tifoseria che, prima di partire alla volta della Calabria, aveva colorato il quartiere Pastena con nastri bianchi e granata grazie soprattutto alla passione del gruppo Nuova Guardia. Fu una partita bellissima, capace di regalare emozioni incredibili a tutto il pubblico presente. Il vantaggio di Diawara e l'espulsione di Cardinale da parte del solito Nucini non frenarono le ambizioni del cavalluccio marino che, con un rigore trasformato da Tedesco, ristabilirono con merito la parità. Pochi minuti dopo, ancora grazie ad una giocata da fenomeno di "Giacomino", ci pensò il redivivo Arcadio a ribaltare completamente il risultato prima che Vignaroli scheggiasse la traversa con un tiro di destro dal limite dell'area. L'infortunio di Babu gelò la torcida granata. Il brasiliano era il calciatore più in forma del momento, forse dell'intero campionato, e quella perdita incise in modo significativo sull'esito finale della stagione. 

Il contraccolpo psicologico si tradusse nel pareggio del Cosenza ad opera di Zaniolo, una rovesciata da fuoriclasse che fece impazzire il pubblico e accantonare i sogni di gloria. Al 95', però, accadde l'incredibile. Punizione dalla trequarti per la Salernitana, invasione di campo del presidente del Cosenza in segno di protesta per la decisione arbitrale, tiro beffardo di Vignaroli e deviazione di Altomare nella propria porta per il rocambolesco e clamoroso 3-2. Un successo meraviglioso, il quinto di fila e il terzo consecutivo in trasferta, mentre il Como quarto perdeva in casa col Siena consentendo alla Salernitana di portarsi da -12 a -6 dalla zona A. Le cose, purtroppo, andarono diversamente ma in quel mese e mezzo fu davvero bello sognare con i granata di Zeman. 

Sezione: News / Data: Ven 27 novembre 2020 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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