Il benessere economico di una società spesso dipende dalla capacità di saper cedere ed essere capaci di  scovare talenti, che possano rimpiazzare al meglio i partenti. Ci sono moltissimi esempi di società che basano proprio su questo meccanismo il loro successo. Prendiamo per esempio l’Udinese oppure l’Atalanta, squadre che crescono talenti in casa per poi rivenderli a prezzi molto alti. Il saper cedere dunque, oltre che il saper acquistare, è una delle qualità imprescindibili che deve avere un direttore sportivo. La cessione quanto l’acquisto è decisivo in ogni tipo di mercato, compreso quello calcistico e sportivo. Alle porte del periodo di mercato estivo, in cui le parole d’ordine saranno acquisti e cessioni, realizziamo allora una riflessione in questo senso. Ovvero andiamo allora a vedere come la Salernitana ha ceduto nella sua storia, ovvero le dieci cessioni record dei granata.

Come nella classifica degli acquisti record, troviamo anche nelle cessioni in testa Gennaro Gattuso. Il centrocampista calabrese infatti, dopo la stagione della Serie A a Salerno, fu ceduto l’anno successivo al Milan. La trattativa tra Salernitana e Milan si concluse con il Milan che sborsò 8 milioni di euro alla società granata, per assicurarsi le prestazioni del calciatore allora ventunenne. Sul secondo gradino del podio troviamo Nicola Corrent, un altro centrocampista ceduto ancora al Milan. In questo caso però ci troviamo nella stagione 2001/2002, con la Salernitana che ricevette 3,62 milioni di euro dai rossoneri. A chiudere il podio abbiamo poi una trattativa tra Salernitana e Liverpool, nel 1998/99. Stiamo parlando di Rigobert Song,  che fu ceduto alla compagine inglese per 3,58 milioni di euro. Dalla quarta alla sesta posizione troviamo conoscenze recenti granata. In primis Mattia Sprocati, che nella scorsa stagione fu ceduto o ritornò alla Lazio. La società capitolina, in quella che fu una trattativa interna potremmo dire, comprò l’ala destra per 3,25 milioni di euro. La stessa cosa possiamo dire di Tiago Casasola, ceduto anch’egli alla Lazio per 3,08 milioni di euro. Al sesto posto incontriamo invece Massimo Coda, che nel 2017/18 approdò al Benevento. La società campana prelevò la punta granata per 1,70 milioni, permettendo a Coda di disputare il campionato di Serie A. Per la settima e l’ottava posizione dobbiamo invece tornare un po’ indietro nel tempo. Prima con il portiere Antonio Chimenti, che fu ceduto nel 1997/98 all’età di 27 anni. L’estremo difensore approdò infatti alla Roma, per un costo totale di 1,55 milioni di euro. All’ottavo posto troviamo invece il difensore Drazen Bolic. Nel 2001/2002 il serbo venne ceduto all’Ancona per 730 mila euro, all’età esatta di 29 anni. Infine a chiudere la top ten abbiamo Denilson Gabionetta e Riccardo Bocalon. Il primo fu ceduto in Cina nel 2015/16, precisamente all’ HZ Greentown per 500 mila euro. Bocalon invece andò via dalla Salernitana la scorsa stagione all’età di 29 anni al Venezia, per un costo totale di 350 mila euro.

Queste quindi sono le cessioni più importanti della storia granata, un viaggio tra passato e presente che fa capire anche quanti giocatori di qualità siano passati per Salerno.

Sezione: News / Data: Lun 12 luglio 2021 alle 17:00
Autore: Simone Caravano / Twitter: @CaravanoSimone
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