Doveva rappresentare il fiore all'occhiello della retroguardia granata. Giunto nell'operazione Ederson, Matteo Lovato sembrava il classico predestinato, il calciatore giovane, classica scuola italiana, che era in procinto di affermarsi definitamente nel calcio che conta. La Salernitana ci credeva a tal punto da rinunciare ad una parte cospicua sul cartellino del brasiliano pur di portarlo a Salerno.

Oltre sette milioni di euro per il suo ingaggio; dopo le esperienze in chiaroscuro con Verona e Cagliari, per Lovato la piazza granata sembrava davvero quella giusta per confermare le ottime impressione spese sul suo conto. 

.Eppure, a tutt'oggi, le cose non sono andate come tutti speravano. Dapprima un infortunio subito nello scorso campionato lo costrinsero a ritardare la sua scesa in campo, giunta soltanto a partire dalla disfatta di Sassuolo, e poi continui contrattempi fisici unitamente a prestazioni modeste, lo avevano relegato come attore non protagonista nella seconda salvezza consecutiva dei granata.

Poi il rilancio quest'anno, almeno così sembrava con Sousa che aveva deciso di puntare forte su di lui. Ma il risultato, a tutt'oggi, non sembra così diverso rispetto alla scorsa stagione. Prestazioni alterne e diversi errori, un pò come tutta la squadra. Domenica, probabilmente, tornerà a vestire la casacca da titolare nel terzetto difensivo insieme a Pirola e Gyomber. Una ghiotta occasione per Lovato di riprendersi la scena e dimostrare di poter preservare il posto da titolare in squadra sino al termine della stagione. 

Sezione: News / Data: Ven 08 dicembre 2023 alle 00:00
Autore: Armando Iannece
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