Sampdoria, trentamila anti-falsari: smascherata una truffa

C'è l’imbarazzo della scelta, girate la ruota e comunque vada sarà un successo. Si parte da Carlo Gravina e poi viene coinvolto più o meno tutto l’universo rossoblucerchiato di ieri e di oggi. E’ la storia dei biglietti con nomi falsi che la Samp ha scoperto in vista del primo round dei playout con la Salernitana che andrà in scena domenica sera al Ferraris. Succede qualcosa di particolare, dalla biglietteria del club ligure l’occhio finisce su tagliandi venduti online dalla titolarità dubbia.

Non solo il presidente della Federcalcio, ma scorrendo ci sono anche gli ex proprietari Massimo Ferrero ed Edoardo Garrone fino ad arrivare ad una ricca platea di ex dal cuore blucerchiato come Francesco Flachi e Fabio Bazzani, per fare qualche esempio. C’è spazio anche per chi ama i colori del Genoa con leggende come Milito. E poi c’è stato chi è andato oltre, mettendo come nome e cognome ‘Parte Lesa’, ricordando le parole del presidente Manfredi dopo il caso Brescia.

Sono storie di sfottò, probabilmente, nate sotto la Lanterna perché questa idea sarebbe circolata qualche giorno fa anche su siti dedicati al mondo genoano: ‘doniamo’ 5 euro alla Samp con lo scopo di lasciare magari domenica gli spalti con qualche vuoto in alcuni settori al fischio d’inizio della sfida con i campani. Infatti la società doriana aveva deciso una politica di prezzi super popolari: 1 euro per gli abbonati, 5 nella vendita libera per chi acquistava online.

In queste ore poi sono comparsi diversi screenshot via whatsapp e social di biglietti del match di domenica, come detto, con nomi di fantasia o riferiti al mondo del calcio. Quanti sono i biglietti dal nome taroccato? Si parla di alcune centinaia ma la società sta indagando ed ha agito per contenere i danni, provvedendo ad annullare la vendita di alcuni di questi biglietti dai nomi palesemente falsi e ricordando come questo tipo di trasgressioni siano anche punibili penalmente.