Inutile nasconderlo, la sconfitta contro il Monza, la sesta nelle ultime sette partite, certificano la Salernitana come la prima indiziata  alla retrocessione in cadetteria. Numeri alla mano la salvezza sarebbe ancora possibile, ma nei fatti e, soprattutto, attraverso le prestazioni di Simy e compagni è forte la sensazione di uno stato di rassegnazione verso un destino  ormai segnato. D'altronde, una squadra che totalizza due sole vittorie in ventisei giornate di campionato, a fronte di diciassette sconfitte e ben 53 reti al passivo (due a partita) ha poco da accampare alibi e/o scuse. I freddi numeri rappresentano una Salernitana che fra poco meno di due mesi potrebbe addirittura salutare matematicamente la massima serie.

E poco servirebbe sostituire Liverani; la situazione è sportivamente compromessa, al punto  che non è utopistico immaginarsi di dover già programmare il cosiddetto piano  "B". Chiarito questo aspetto, le 12 giornate di campionato che ancora residuano potrebbero rivelarsi comunque utili. Sia per la società che per gli stessi calciatori. Ci spieghiamo meglio.

Oltre al miracolo sportivo della salvezza, obiettivo primario fino a che la matematica non cristallizzerà la retrocessione, la Salernitana ha il dovere morale e di chiudere al meglio la stagione. Come detto, per i calciatori, che migliorando le loro performance potrebbero attirare le attenzioni di altri club, e restare così in serie A o, tutt'al più trasferirsi all'estero. In questo modo i loro ingaggi non andrebbero a pesare nelle casse di un Club, che in B godrà di entrate inferiori rispetto al primo torneo italiano. 

Quanto alla società, invece, quest' ultima avrebbe la possibilità di programmare con anticipo la stagione successiva valutando, sin d'ora, gli elementi da riconfermare. In quest'ottica  garantire maggior minutaggio ai calciatori di proprietà potrebbe rivelarsi utile, sia per una successiva, eventuale, cessione o viceversa per una loro riconferma.

Infine, aspetto da non sottovalutare, chiudere degnamente la stagione è un obbligo morale verso la tifoseria granata, che mai ha fatto mancare il suo sostegno e che continuerà ad assiepare i gradoni dell'Arechi, anche in caso di retrocessione. Una tifoseria,quindi, che merita uno scatto di orgoglio da parte della Salernitana, a prescindere dal raggiungimento della salvezza.

Sezione: News / Data: Lun 26 febbraio 2024 alle 00:01
Autore: Armando Iannece
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