La FIGC lancia definitivamente il guanto di sfida alle multiproprietà dopo il caso Lazio-Salernitana. Nel Consiglio federale che andrà in scena la prossima settimana si discuterà infatti della possibilità di vietare le multiproprietà tra i professionisti dopo quanto accaduto con Claudio Lotito. In questo caso, la norma sarebbe retroattiva e costringerebbe proprietà in situazioni analoghe a vendere uno dei due club per essere in regola. Al momento, restano i casi di Napoli e Bari, collegate entrambe alla Filmauro della famiglia De Laurentiis, e di Mantova e Verona, ambedue legate alla famiglia Setti. Secondo La Repubblica, rimangono però alcuni scogli sul piano normativo. Difficilmente sarebbe legittima una disposizione che imponesse ai proprietari di vendere un bene legittimamente acquisito, in assenza della condizione ostativa relativa alla contemporanea iscrizione dei due club allo stesso campionato, come già previsto dalle regole proprio per Lazio e Salernitana. È in via di risoluzione, invece, la questione legata alla Salernitana. La compagine campana, grazie alla struttura del trust proposta da Lotito e Mezzaroma, che è stata approvata dalla Federcalcio, verrà ceduta entro il 2021. Il rischio è che un provvedimento di tal genere porti ad una guerra legale prolungata. Il quadro, dunque, è piuttosto fosco. Prevedere una battaglia a base di carte bollate non appare complicato ed è questo il potenziale destino di alcuni patron che si trovano in questa situazione.

Sezione: News / Data: Gio 22 luglio 2021 alle 20:30 / Fonte: calcioefinanza
Autore: TS Redazione
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