“Quando un presidente spende 40 milioni rispetto a dirette concorrenti che sborsano nettamente di meno non è legittimo alzare l’asticella? Non ho speso certo quella somma per andare in serie B, il mio progetto mira ad andare dall’altra parte della classifica. Poi la palla è rotonda, il calcio non è scienza esatta e non sono io a scendere in campo. Abbiamo preso giocatori a mio avviso validissimo. Dia ha giocato la semifinale della Champions, Piatek è un grande calciatore, il centrocampo a mio avviso è di livello e la difesa è stata rivoluzionata. Sono onesto, dopo Sassuolo qualche dubbio mi sta venendo ma dopo il primo tempo contro la Juventus sembravamo da coppa Uefa. Per quanto speso ho fatto ipotesi concrete, è ovvio che dopo le ultime due gare mi tremano le gambe e devo fare delle riflessioni. Ci sono davanti a noi altre 30 partite, tirerei le somme dopo la fine del girone d’andata altrimenti ci sconfessiamo da una domenica all’altra. Ho lavorato 15 ore al giorno, ho fatto sacrifici economici e ho cercato di accelerare quando le operazioni non si sbloccavano. Non ho la bacchetta magica nè credo che le prestazioni dipendano dai ritardi sul mercato”. Questo lo sfogo, con eleganza e toni come sempre civili e da signore, del presidente Danilo Iervolino rispetto ad alcune domande inerenti il tormentone decimo posto. Il patron, che ha sempre agito in totale buona fede, rimarca quanto la società abbia fatto di tutto per seguire le indicazioni del direttore sportivo e dell’allenatore ma ha fatto un passo indietro rendendosi conto che qualcosa effettivamente, e purtroppo, non funziona. De Sanctis e Nicola si giocheranno molto domenica prossima col Verona.

Sezione: News / Data: Mar 04 ottobre 2022 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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