Che Giampiero Ventura possa essere l'assoluto valore aggiunto della Salernitana e che il nuovo corso tecnico abbia permesso alla società di muoversi con un modus operandi finalmente diverso sul mercato non ci sono dubbi, del resto il palmares dell'allenatore non può essere cancellato da un breve passaggio sulla panchina del Chievo già retrocesso o dall'esperienza con la Nazionale che ha perso, sotto la sua gestione, appena due partite. E' evidente la volontà del trainer granata di cancellare il passato anche a costo di accantonare calciatori che potevano tornare molto utili alla causa, ma che appartengono ad un ciclo considerato chiuso e pericoloso. La frecciata nei confronti della società e della dirigenza in particolare è stata chiara, c'è un passaggio della conferenza stampa di ieri in cui Ventura dice chiaramente che "bisogna resettare tutto, c'è da ricostruire dappertutto: età, mentalità, squadra. Va cambiato tutto quello che è successo negli ultimi tre anni". Ed è chiaro il riferimento alla società e alla dirigenza che, tuttavia, ha tenuto a sottolineare di sentirsi attiva come non mai.

Ventura tuttavia un errore lo sta commettendo e si rischia di cadere di nuovo nel vortice che ha contribuito al fallimento in Nazionale. Il mister è uno che ama far giocar bene le sue squadre, che predilige un calcio spettacolare, produttivo e dedito all'attacco. Con l'Italia era praticamente impossibile trasmettere concetti di questo genere con un allenamento ogni due mesi, si fosse adeguato cambiando sistema di gioco forse avremmo passato il turno pur con tutti i limiti dell'organico. Qui a Salerno il pericolo è lo stesso: non puoi fare un 3-5-2 armonioso e divertente se il materiale a disposizione non te lo consente. Nel 3-5-2 servono esterni di gambe bravi in entrambe le fasi, non attaccanti adattati, una difesa granitica, un portiere bravo con i piedi, un bomber e un regista che detti i tempi. Se non li hai ci sono tre strade: pretenderli, modificare modulo badando al sodo o...fare un passo indietro. Intestardirsi sul calcio champagne senza avere gente di qualità non giova. Ed è un peccato vanificare il lavoro del primo grande allenatore degli ultimi 10 anni.

Sezione: News / Data: Lun 19 agosto 2019 alle 13:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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