Sampdoria a rischio anche in caso di salvezza nello spareggio più insperato e immeritato della storia? Al momento appare una previsione un po' azzardata, visto che la nuova società è comunque in regola col pagamento degli stipendi e sta provando in ogni modo a mettere a posto le cose dopo aver ereditato una situazione economicamente molto complessa. Ragion per cui concentriamoci sul campo senza farci distrarre da ipotesi che potrebbero solo far abbassare la guardia ad una squadra che sta provando a ritrovare concentrazione e carica agonistica dopo un mese di stop forzato.

Tuttavia la stampa nazionale sta ponendo l'accento su quanto anche la nostra redazione sostiene da settimane: in caso di C e con le nuove normative sulle iscrizioni, la Sampdoria rischierebbe davvero molto. Due anni fa, dopo la retrocessione in B e con un fallimento che sembrava dietro l'angolo, la Federazione accettò di iscrivere i blucerchiati fungendo da garante. E qual era la garanzia? Gli introiti derivanti da una potenziale e del tutto teorica promozione in A entro la stagione 2024-25. Obiettivo fallito, evidentemente.

Dunque, anche in caso di salvezza, sarebbe davvero utopistico immaginare un'ennesima proroga e, dunque, la Sampdoria dovrebbe mettere sul tavolo diversi milioni di euro per essere nei parametri e rispettare quanto stabilito dai regolamenti. Una situazione da monitorare, che fa arrabbiare non solo la Salernitana (che, norme alla mano, avrebbe dovuto giocare col Frosinone), ma anche tante altre società di B che non hanno goduto del medesimo trattamento. A confermare quanto vi stiamo dicendo è anche il giornalista della Gazzetta dello Sport  Nicola Binda:

"La società ha dei debiti e ha presentato due anni fa un piano di ristrutturazione utile a evitare il fallimento.  Era previsto il pagamento di rate mensili, e ciò e avvenuto, ma soprattutto il ritorno in serie A già nel 2023-24. Il tribunale ha concesso una deroga di 12 mesi, anche in questo caso senza serie A e addirittura con una retrocessione in C. E' palese che il piano non sia stato rispettato: o il tribunale concede un terzo anno o la proprietà deve investire subito 60-70 milioni di euro! In passato anche altre piazze hanno pagato a caro prezzo, sarebbe il caso che partecipino ai campionati soltanto le società che hanno i requisiti.

Ora in C hanno cambiato le regole raddoppiando la fideiussione. Come hanno fatto a comprare Coda e Tutino? Hanno aggirato il blocco del mercato facendoseli dare gratis, in teoria non potevano spendere soldi. C'era la promessa del riscatto a fine anno, la normativa era fragile".

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 09 giugno 2025 alle 16:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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