La spaccatura della tifoseria a ridosso della prima sfida contro la Sampdoria è argomento di discussione assai gettonato negli ambienti sportivi granata. Intercettata da Radio Bussola, il tecnico Marina Rinaldi ha lanciato il suo personale appello rivolgendosi a quelle persone che hanno legittimamente deciso di non essere sugli spalti:

 "Mi rendo perfettamente conto che stiamo subendo un qualcosa che va oltre l'aspetto prettamente agonistico, tecnico e tattico. Non è la prima volta che la Salernitana si trova al centro di situazioni che vedono la Lega e la Federazione non tutelare i nostri interessi ed è opinione diffusa che stiamo provando ad aiutare qualche altra società che era retrocessa sul campo. Tuttavia io mi sento di fare un appello alla tifoseria salernitana.

Il mio cognome è Rinaldi e, ogni giorno, mi viene il mente il Siberiano. In una delle sue pochissime apparizioni televisive disse una frasa che è diventata un insegnamento per tutti: "La Salernitana è nostra, è a nostra vita". In questo caso non è in palio soltanto la salvezza, ma la dignità di un popolo che può lottare contro le ingiustizie anche portando 30mila persone allo stadio che cantano dall'inizio alla fine. La maglia granata è nostra, è cucita sulla pelle, è un qualcosa di viscerale e quando siamo uniti possiamo fare la differenza.

Allora, nel pieno rispetto delle opinioni di tutti, mi auguro davvero che si possa fare un passo indietro per amore di Salerno e spingere la nostra squadra di calcio verso una salvezza che ci darebbe un po' di respiro dopo un biennio molto complicato. Marino e i calciatori stanno lavorando in un contesto surreale, hanno cambiato il nostro avversario, si ritroveranno in campo dopo un mese di stop forzato e la partita sarà totalmente anomala. E allora stringiamoci al loro fianco, trasformiamo l'amarezza per un torto evidente in una voglia incredibile di dimostrare che la Salernitana è più forte della Lega e della Federazione".

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 14 giugno 2025 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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