La Salernitana ha chiuso il triennio in massima serie con numeri horror in difesa. È stata la peggiore al primo e al terzo anno, leggermente meglio nel secondo campionato, quando però ha fatto meglio solo delle due retrocesse Sampdoria e Cremonese. Sono cambiati allenatori e giocatori (Gyomber l'unico sempre presente) e sono stati provati moduli diversi ma il risultato non è cambiato, oltre due gol subiti in media a partita, una costante sin dalle prime gare del campionato 21/22 (e senza i miracoli di Ochoa potevano essere anche di più).

E pensare che la fase difensiva era stata uno dei punti di forza della Salernitana che vinse il campionato di Serie B con mister Castori in panchina. Ora bisogna ripartire e rifondare un reparto che potrebbe vedere solo la riconferma proprio del difensore slovacco, sarebbe il quinto anno con la maglia granata e quindi da considerare come giocatore bandiera.

È fondamentale avere una retroguardia solida su cui costruire le basi per un campionato di vertice, servono difensori arcigni e di esperienza senza però tralasciare anche la freschezza che possono dare i giovani. Un mix quindi per ritornare ad avere quella difesa che ha fatto la differenza nel salto di categoria dalla Serie B alla Serie A

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 18 giugno 2024 alle 12:00
Autore: Lorenzo Portanova
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