Banalmente: uno mio e uno tuo. Un tempo a testa insomma. Ma con dentro qualità, occasioni, quattro gol, un Pairetto non impeccabile, un Arnautovic che rivede il campo e dopo 15’ è costretto a chiedere il cambio, un Dia al decimo gol e l’asse greco del Bologna che apre il sorriso a una squadra capace di rialzare la testa. Paulo Sousa ha 'stravolto' nel bene più i suoi di quanto Motta sia riuscito a fare nel proprio giardino: si sono divisi complimenti ("Motta sta portando qualcosa di nuovo al calcio italiano, ma noi abbiamo fatto 14 tiri" dice Sousa) e la partita, col Bologna che resta ai limiti della zona-sogni e la Salernitana che resta ancorato alla zona-buona in virtù di un avvio accecante e di una ripresa piena e sensata. Un flash: la Salernitana dura quanto un fiammifero nel primo tempo, brucia emozioni col primo gol in A di Pirola (su assist di un Candreva in modalità giovincello) ma poi si esaurisce anche col soffio (continuato) di un Bologna che dopo lo svantaggio toglie fiato, autostima e campo ai granata col solito sistema della “confusione procurata”, quindi dei centrocampisti che fanno di tutto in ogni zona del campo. (...)

Sezione: Rassegna stampa / Data: Dom 19 marzo 2023 alle 10:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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