Il nuovo stop, nell’ultima partita con il Foggia di venerdì sera, ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi granata, soprattutto per il proseguimento del campionato e l'obiettivo promozione diretta che, a questo punto, potrebbe essere compromesso. La Salernitana, nelle gare che contano, lascia spesso un tempo agli avversari e solo gli episodi regalano soddisfazione ai supporter; venerdì sera poteva costare ancora più amara, e il futuro ora non è roseo, anche alla luce della circostanza che, se alla fine si dovessero disputare i play-off, la condizione fisica complessiva potrebbe non essere all’altezza quando si tratterà di affrontare squadre che potrebbero averne di più. D’altra parte c’è un Benevento che, pur non offrendo un grandissimo spettacolo, o comunque non migliore di quello offerto dai granata di Menichini, continua a vincere, anche con un po’ di fortuna, tutta quella che sembra proprio mancare alla Salernitana che è lassù grazie alle proprie forze e nonostante tantissimi infortuni. Eppure per mister Brini le avversarie della Salernitana passeggiano, quando poi le stesse giocano contro le streghe si esaltano. A margine non si può non chiedere ai tifosi cosa ne pensano dell’esultanza di Agostinone sotto la Curva Sud. La Voce del Tifoso questa settimana si concentra su alcuni di questi punti che hanno caratterizzato l’ultimo week-end di campionato.

1) Altri due punti lasciati per strada, un tempo regalato agli avversari e un atteggiamento che appare spesso rilassato per un tempo. Calciatori troppo tecnici per la categoria? Il problema è… nel manico usando una frase del patron Lotito?

2) Il pubblico di Salerno è solito incitare la squadra dal primo minuto, forse è arrivato il momento di esigere maggior rispetto a lettere cubitali?

3) Il Benevento scappa, eppure il succo delle chiacchierate dichiarazioni di mister Brini al termine della partita Benevento-Melfi, fanno presupporre che la Salernitana abbia avuto fin qui avversari molli, avversari che poi invece contro il Benevento avrebbero venduto cara la pelle?

4) L’esultanza di Agostinone, per altro non era l’autore del gol, si è dimostrata fuori le righe, non tanto per il gesto del bacio alla maglia, quanto perché il gesto è apparso platealmente cercato sotto la curva dei tifosi granata. Il calciatore, tramite, organi di stampa avrebbe chiesto scusa, senza rendersi conto però dell’errore di “curva”. Cosa ne pensi?

Daniela, 32 anni:

1) “Credo che uno dei problemi principali sia la mancanza di capacità tecniche dell'allenatore, al momento non mi viene in mente altro sinceramente”.

2) “La tifoseria di Salerno si è sempre distinta per la grinta e l’amore che prova nei confronti della sua squadra. Abbiamo una curva invidiabile, un grande pubblico, sempre presente e a sostegno di questi ragazzi. Credo che il rispetto debba nascere spontaneamente. Ci vuole impegno, Salerno è una grande piazza e merita molto di più”.

3) “Mister Brini può dire ciò che vuole, io credo che nessuno ci abbia regalato nulla, anzi, tutto altro; l’importante è andare avanti per la nostra strada e portare a casa solidi risultati”.

4) “Ho trovato fin da subito fuori luogo il gesto di Agostinone del Foggia, è stato provocatorio e sicuramente voluto, troppo facile chiedere scusa dopo”.

Gianluigi, 29 anni:

1) “La squadra è competitiva, stiamo pagando gli infortuni che finora si sono rilevati devastanti per la squadra e a mio avviso un mercato di gennaio sicuramente non all’altezza, invece di rinforzarci ci siamo indeboliti. Doveva arrivare un “bomber” ma non è stato così, spero solo che Mendicino si sia sbloccato dopo il gol di venerdì e possa tornare utile alla causa granata. Bisogna ricominciare dal secondo tempo disputato contro il Foggia ed essere più cinici sotto porta. Il problema è la fase offensiva perché in quella difensiva non per niente la Salernitana ha la miglior difesa del campionato”.

2) “Salerno è una piazza calda e vive di calcio. La Curva Sud seguirà sempre la propria squadra nel bene e nel male. In tante vittorie è stato determinante l’incitamento e la bolgia che crea la Curva Sud, la squadra lo sa, Fabiani e Lotito che da un po’ di tempo non sento più dire “Voglio più gente allo stadio”. Numeri alla mano siamo inferiori solo a qualche club di serie A”.

3) “Brini è un tecnico che prima di queste sue dichiarazioni, apprezzavo molto anche per il suo passato a Salerno. Fanno capire che gli stregoni hanno paura della Salernitana, e sanno benissimo che non molleranno la presa. Ora più che mai dobbiamo crederci. Il Benevento ha paura, e tra due settimana ne avrà ancora di più. Squadre molli? Non mi pare che Vigor Lamezia, Martina, Ischia e Foggia siano venute a Salerno a farsi una gita, ma se la sono giocata fino all’ultimo. La squadra e il mister guardano il proprio lavoro, loro invece a quanto pare guardano noi!”.

4) “Fa parte del gioco. Tanti calciatori per “sbaglio” hanno compiuto gesti inopportuni sotto la curva. Ricordo un Salernitana-Parma di quando un certo Fabio Cannavaro che dopo aver segnato esultò zittendo la Curva Sud. Sono episodi che ci possono stare, anzi a mio avviso quel gesto ha fatto svegliare la squadra nel secondo tempo. La prossima volta Agostinone ci penserà prima di fare un gesto del genere sotto la curva sbagliata!”.

Giuseppe, 32 anni

1) “Il problema è che il nostro atteggiamento in campo è l'opposto di quello che dovrebbe avere una squadra capolista e con grandi ambizioni. Diamo a tutte le avversarie, la sensazione e la possibilità di giocarsela alla pari contro di noi, e abbiamo bisogno di uno schiaffo o di una grande paura per tirar fuori aggressività e qualità. I finali di partita e i secondi tempi delle partite in casa contro Aversa, Catanzaro, Juve Stabia, Martina e Foggia testimoniano quanto sia sbagliato temere le avversarie o restare guardinghi senza aggredirli sin dall'inizio attaccando alzando da subito i ritmi, anche se non reggiamo 90°. Basta poco per spaventare gli avversari, caricare il pubblico e chiuderli nella loro metà campo facendoli sbagliare: bisognerebbe soltanto spiegarlo al mister. Si chiama mentalità vincente”.

2) “Sarebbe il caso, sì, ma penso che per ragioni di politica sportiva e di opportunità, soprattutto dopo il caso montato ad arte dell'intercettazione di Lotito, la società non abbia molta voglia di esporsi e preferisca mantenere il profilo basso. Di sicuro dall'inizio dell'anno subiamo situazioni -arbitrali e non - più che clamorose, e queste penalizzazioni esterne riducono l'incidenza del pubblico e del nostro fattore campo sul campionato. Temo che l'unico antidoto per questa serie di problematiche sia essere più forti di tutto e uscire da questa categoria, salendo in una dove non saremmo sempre nell'occhio del ciclone e dove anche il livello della gestione politica del campionato è molto più elevato della Lega Pro”.

3) “In una Lega seria le dichiarazioni di Brini gli avrebbero procurato una bella squalifica per quanto sono ridicole (basta guardare il cammino del Melfi), inopportune (presuppongono una combine o qualcosa di simile) e antisportive (non si accetta che una squadra di bassa classifica possa giocarsela con la capolista in casa). Brini, che peraltro dovrebbe portar più rispetto a Salerno e alla Salernitana anche solo per i suoi trascorsi in città, cerca di alzare i toni e avvelenare il clima alla “Mandorlini” in vista dello scontro diretto per innervosire i nostri e condizionare l'arbitro che verrà. Anche in questo caso l'unica risposta possibile da parte nostra deve essere in campo: una squadra assatanata e "cattiva" il 7 marzo, anche a rischio di scoprirsi e prendere gol, un pubblico unito e carico a pallettoni, 90° minuti di intensità clamorosa per noi e di paura (sportiva) per loro. In questo modo loro potrebbero anche avere un bel contraccolpo psicologico in vista del finale di stagione”.

4) “Anche le provocazioni e le "libertà" che si prendono gli avversari all'“Arechi” sono strettamente collegati al problema del primo quesito. Non deve essere concessa ai giocatori delle altre squadre l'opportunità di galvanizzarsi e sentirsi onnipotenti in casa nostra. Abbiamo affrontato il Foggia manco avessimo avuto il Real Madrid davanti e, anziché mettere alle corde gli avversari, abbiamo dato loro coraggio, forza, sensazione di poter comandare in casa nostra. Di là dell’idiozia del gesto e delle scuse resta che con una Salernitana più "cattiva" e decisa in campo tutto questo probabilmente non succederebbe. Bisogna far sentire maggiormente il fattore campo, con il gioco e l'aggressività dal primo minuto, anche facendo qualche fallo in più. Ci vuole più rispetto per la Salernitana da parte di tutto il sistema, cosa che al momento non c'è”.

Vincenzo, 23 anni

1) “Credo sia un misto di motivazioni. In primis, il mister che non è riuscito a parer mio a dare un'armonia a questa squadra ricca di solisti. Si possono contare sulle punta delle dita le partite che abbiamo vinto esprimendo bel calcio; i tanti punti che abbiamo sono scaturiti da grandi giocate degli ottimi giocatori che vantiamo in rosa ma per andare in B non basta solo la "Ferrari", c'è bisogno del pilota, e mi perdoni il mister ma in questo momento un pilota esperto non lo abbiamo”.

2) “Il pubblico di Salerno da sempre incita la squadra al di là di tutto e credo continuerà a farlo, i calciatori conoscono l'amore dei salernitani per la Salernitana e sanno di non poter sbagliare e non sBBBBBaglieranno!!!”.

3) “Mister Brini pensasse al suo percorso poiché la situazione del Benevento non è che sia migliore di quella della nostra Salernitana: in terza serie si sa che ogni partita è una finale, è una battaglia e solo chi riesce ad avere risultati costanti può auspicare alla cadetteria”.

4) “Cerco di dare una risposta civile e più oggettiva possibile: quando si gioca l'adrenalina è al massimo e può capitare di avere comportamenti "fuori dalle righe" per la troppa gioia o la troppa rabbia. Agostinone però doveva chiedere esplicitamente scusa alla curva senza se e senza ma, altro che errore di "curva". Se fosse realmente un problema di vista esorterei lo sfortunato giocatore del foggia a fare una visita oculistica: in questo mese che è gratis!”.

Sezione: Angolo del Tifoso / Data: Mer 25 febbraio 2015 alle 20:00
Autore: Lino Grimaldi Avino
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