Si è concluso un anno esaltante ed entusiasmante, ricco di emozioni e colpi di scena. Tutto era iniziato con l'avvento di Danilo Iervolino, che salva la Salernitana dalla scomparsa dai campionati professionistici. Poi la prima salvezza storica in massima serie, ottenuta nonostante un fantomatico 7% di possibilità di riuscita. Una percentuale che probabilmente era anche diminuita dopo le sconfitte con Torino e Roma. Le avversarie dei granata però (Genoa, Venezia e Cagliari) non facevano meglio dei granata che contro la Sampdoria iniziavano a macinare punti e a recuperare posizioni su posizioni fino all'incredibile epilogo contro l'Udinese. Nella nuova stagione poi alcuni risultati altalenanti, ottime prestazioni (contro Udinese, Lazio e Juventus per esempio) alternate a scivoloni imbarazzanti, che probabilmente fanno parte di un processo di crescita a cui è sottoposta la Salernitana. L'obiettivo infatti è quello di crescere, di migliorare passo dopo passo senza però fare troppi voli con la fantasia, È questo probabilmente l'errore che è stato commesso nell'ultimo periodo, quando si è parlato con troppa facilità di zona sinistra della classifica o Europa. La Salernitana forse (o forse no) ha una rosa che potrebbe anche ambire ad arrivare a ridosso del centro classifica ma non è un obbligo (e di sicuro non è automatico se vengono spesi tanti soldi), per una squadra che si è salvata in quel modo solo pochi mesi fa e che ha inserito tanti calciatori giovani e provenienti da campionati stranieri. Serve tempo, bisogna costruire una certa mentalità, creare l'amalgama tra i calciatori e mantenere un certo equilibrio quando arrivano alcuni scivoloni come quelli contro il Monza. Questa squadra e questo allenatore hanno vinto a Roma contro la Lazio segnando tre gol ad una delle migliori difese del campionato, hanno sfiorato la vittoria all'Allianz Stadium di Torino segnando due gol contro la miglior difesa del campionato, hanno pareggiato 0-0 a Udine contro una delle rivelazioni, non possono essere diventati scarsi all'improvviso contro il Monza come non lo erano quando hanno perso 5-0 a Reggio Emilia col Sassuolo. Una squadra scarsa e un allenatore incapace non ottengono quei risultati contro le big del campionato. Certo, i granata hanno qualche difficoltà in più nell'affrontare le squadre cosiddette piccole ma ci può stare in questo percorso di crescita. Quindi equilibrio, sperando nella buona sorte (che nel caso di Mazzocchi o Lovato è un po' mancata) e in qualche colpo di mercato nella sessione di gennaio, che potrebbero far svoltare una squadra e un campionato in ogni caso al momento positivo. 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 22 novembre 2022 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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