Ci siamo, il momento è arrivato: il 2021 sta per volgere al termine, e questo è il mio ultimo editoriale dell'anno, per risentirci poi (si spera) a inizio 2022.
Con la chiusura dell'anno solare sarebbe anche tempo di bilanci, oltre che degli auguri che rivolgo a tutti voi che ci seguite e leggete sempre con passione, ma vista la situazione della Salernitana... non so quanto convenga. Perché tutto è cambiato per rimanere sempre uguale. E il riferimento è ovviamente alle questioni societarie, a quello stucchevole teatrino messo in piedi in estate, quando si è resa necessaria una cessione che non ha portato a niente di definitivo, solo cure palliative che rischiano di portare alla morte. Se da un lato in società si parla di acquirenti che si stanno palesando, dall'altro il presidente della FIGC Gabriele Gravina è stato chiaro: "Non abbiamo assunto nessuna delibera, mi sono semplicemente limitato a leggere il contenuto di un atto notarile che prevedeva l'esclusione della Salernitana in caso di mancata cessione delle quote, ci sono anche le firme dei disponenti e dei trustee". Deadline fissata al 31 dicembre. Pensare che, viste anche le imminenti festività, in soli 10 giorni si espleti il passaggio di proprietà di un club - da intendersi poi come azienda a tutti gli effetti - è da folli ottimisti, e francamente, per quanto la follia sia una delle mie caratteristiche umane, non so se riesco a esserlo: del resto, a ottimismo sono in difetto. C'è però la speranza, quella si. 

Ma questo 2021 ci fa trovare sotto l'albero di Natale anche una classifica che piange, perché non bastano le questioni societarie, a tutto si aggiunge la drammatica questione campo. Ciliegina sulla torta, il possibile 3-0 a tavolino che arriverà per la mancata presentazione sul terreno di gioco dell'Udinese: le autorità sanitarie, causa Covid, hanno bloccato la Salernitana, ma la Lega Serie A non ha disposto il rinvio del match. Tornando ad aprire una falla normativa... già molto nota. I tifosi sono comprensibilmente incazzati, passatemi il termine, per quello che succederà, ma razionalmente - cuore a parte - c'è da dire che tutto si è svolto secondo logica applicata nel precedente campionato. Non c'è da prendersela né con la compagine friulana né con la Lega o la Federazione. Lo scorso anno, con la Reggiana pesantemente colpita dal virus (si contarono oltre 30 positivi tra gli emiliani), la Salernitana di Fabrizio Castori, non essendo stato disposto il rinvio del match della 6^ giornata da parte della Lega B, si presentò comunque in campo vincendo la partita a tavolino: stessa cosa che ha fatto l'Udinese adesso. Anche se le sensazioni, a parti inverse, cambiano, e di parecchio. Però, quando in ballo ci sono tre punti, anche il buon senso può venire meno. Perché quei tre punti possono essere fondamentali, come lo son stati per la Salernitana per la corsa alla promozione diretta. Certo, per quel che poi alla luce dei fatti hanno fruttato, forse era meglio il rinvio del match e chissà... l'Udinese è avvisata.

A cura di Claudia Marrone, redattrice di Tuttomercatoweb

Sezione: Editoriale / Data: Mer 22 dicembre 2021 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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