Intervistato dalla redazione di TuttoSalernitana a poche ore dalla sfida tra Frosinone e Salernitana, il doppio ex Gennaro Troianiello (che decise con un eurogol il match del gennaio 2010 condannando virtualmente i granata alla retrocessione) ha rilasciato una interessante intervista fornendo spunti di riflessione anche alla società in vista della riapertura del mercato.

Le piace la coppia Djuric-Tutino?

"I due attaccanti hanno caratteristiche complementari, ma per essere competitivi occorrono più attaccanti. Se vuoi lottare per vincere bisogna intervenire nel mercato di gennaio, non sottovaluterei un buon giocatore come Gondo che è reduce da una stagione importante. La concorrenza fa sempre bene all'interno di un gruppo, serve uno sforzo per mettere a disposizione dell'allenatore un altro elemento dello stesso valore di Djuric e Tutino".

Castori farà ruotare ancora i calciatori, è una scelta che condivide?

"Il turnover serve per far rifiatare i giocatori che, a volte, sono stremati. I giornalisti e i tifosi non hanno la possibilità di vedere gli allenamenti e solo lo staff tecnico sa quali siano le condizioni fisiche degli elementi a disposizione.  Torniamo al discorso di prima, e parlo in generale: servirebbe sempre una rosa numericamente più ampia. In undici non vai da nessuna parte: un'ossatura deve esserci e ci sono effettivamente e ovunque elementi insostituibili, ma occorre una panchina dello stesso livello dei titolari ancor di più ora che si scende in campo ogni tre giorni e si viaggia da Nord a Sud consumando energie psicofisiche non indifferenti. I cambi negli ultimi minuti? Quando le cose girano e stai esprimendo una buona prestazione hai paura di rompere gli equilibri".

Quando un giocatore ha mezz'ora nelle gambe è meglio schierarlo dall'inizio per andare in vantaggio o in corso d'opera per raddrizzare eventualmente una partita?

"Quando un calciatore non è al top della forma ritengo sia preferibile farlo partire dalla panchina, la freschezza atletica ti consente di fare la differenza nella ripresa anche perchè gli avversari sono più stanchi. A me capitava così, forse per le mie caratteristiche: essendo un calciatore rapido approfittavo della situazione e riuscivo a mettere in difficoltà i difensori. Un allenatore deve essere bravo anche a far ruotare gli elementi a disposizione, tutti devono sentirsi parte integrante del percorso altrimenti fanno fatica ad incidere quando vengono chiamati in causa. Se avverti di essere un corpo estraneo le motivazioni decadono".

Si aspettava una Salernitana tra le prime della classe?

"Nessuno se lo aspettava, siamo tutti spiazzati da questa squadra che mi ha ben impressionato. Per questo il calcio è bellissimo, riesce ogni anno a regalare sorprese incredibili. Con l'aiuto del pubblico avrebbero potuto fare ancora meglio, con uno stadio pieno e tanto entusiasmo avrebbero aggiunto altri punti alla classifica. Devo dire che è un torneo molto equilibrato, composto da formazioni di livello assoluto come Spal, Lecce, Empoli, Frosinone e Monza, destinato a riprendere la corsa anche grazie agli ultimi acquisti. Ma quando getti il cuore oltre l'ostacolo riesci a compensare il divario tecnico. La nota stonata è rappresentata proprio dagli stadi vuoti, scendere in campo senza pubblico equivale a mettere la forchetta nel brodo. Il calciatore fa tremendamente fatica in un contesto ambientale surreale".

Sezione: Esclusive TS / Data: Ven 18 dicembre 2020 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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