Un vento di primavera durato 45 minuti: poi con l’Atalanta è tornata la solita Salernitana

Una sorta di reazione c’è stata, è durata solo un tempo ma qualcosina si è visto. La Salernitana ogni tanto da abbagli di calcio e si ricorda di giocare in Serie A. Peccato che la memoria è corta e un bel pomeriggio diventa teatro dell’ennesima sconfitta quando nella ripresa i giri aumentano e alcuni calciatori, ricordano il motivo per cui sono stati fischiati e criticati nel corso della stagione.

Meriti di Colantuono (che finalmente fa vedere un po’ di grinta) che ha finalmente messo in testa qualche principio positivo nella testa di qualcuno. Altri invece continuano il loro passeggiare, subentranti scarichi e senza stimoli (dispiace il caso di Pellegrino, un giovane come lui in queste situazioni dovrebbe azzannare il campo). Tutto sommato una Salernitana primaverile e senza nessun tipo di pensiero, complice una stagione finita mesi fa.

Onore all’Atalanta che col minimo sforzo ha portato il risultato a casa e che si lancia in un maggio da protagonista assoluta su più fronti. Mentre noi qui a Salerno, aspettiamo, ragioniamo e guardiamo al futuro, sperando di trovare chiarezza e voglia di riportare Salerno e la Salernitana in alto.