Fabrizio Castori è una delle note liete di questo primissimo scorcio di stagione. Il mister, anzitutto, ha avuto il merito di accettare la panchina della Salernitana in un momento particolarmente complesso: società contestata, mercato a rilento, diserzione degli ultras, protesta a livello nazionale della tifoseria, scetticismo e finanche qualche atteggiamento oltre le righe sul web per il laccetto del Trapani indossato durante un allenamento. Serviva un tecnico di grande personalità, capace di farsi scivolare tutto addosso e di concentrarsi esclusivamente sul campo isolando la squadra da tante chiacchiere che rischiano di risultare penalizzanti. Chi ha avuto il coraggio di metterci la faccia e di assumersi una responsabilità così grande in una fase del genere merita e meriterà sempre rispetto. I pochissimi che hanno assistito al ritiro di Sarnano, invece, non possono non rimarcare il lavoro maniacale del mister e del suo staff, con la modalità "bastone e carota" attivata da subito e la capacità di trasmettere grinta e cattiveria agonistica anche nei semplici torelli.

Spinto dal mercato a rivedere il suo iniziale 3-5-2, Castori sta lavorando anche sul 4-4-2 per non snaturare le caratteristiche degli interpreti. Certamente sarà una partenza ad handicap, dal momento che il gruppo partito in ritiro sarà completamente stravolto da qui alle prossime due settimane. In pratica i volti nuovi e i probabili titolari saranno a disposizione nella migliore delle ipotesi a ridosso dell'esordio e il tecnico avrà bisogno di tempo per inculcare schemi, mentalità e atteggiamenti. Conoscendolo non si aggrapperà a nessun alibi, ma ovviamente la sua Salernitana battezzerà il ritorno in B dei gemellati reggini con il cartello "cantiere aperto in bella vista". Non tutti gli allenatori avrebbero mantenuto un basso profilo e un atteggiamento così professionale e umile lavorando con un manipoli di ragazzini, con il caso Micai ormai pronto ad esplodere e diversi elementi in prova o con la valigia pronta. Oggi gli stessi calciatori si allenano con interesse ed entusiasmo, consapevoli che chi ha vinto il campionato di B col Carpi salvando realtà praticamente sull'orlo del fallimento non può essere l'ultimo arrivato. Sarà il campo a parlare, come sempre. Si dia però il tempo all'allenatore, senza il tiro al massacro dopo un pareggio interno o una sconfitta in trasferta. 

La conferenza di presentazione ancora non c'è stata (caso unico in Italia, ma oggi per l'allenatore sarebbe "imbarazzante" dover rispondere a domande che vanno oltre l'aspetto prettamente tecnico), nessun giornalista ha avuto modo di confrontarsi con lui pubblicamente e privatamente, ma a quanto trapela ci sono state richieste precise di mercato. Anche nelle ultime ore l'ex trainer di Trapani e Ascoli ha ribadito quale sia la lista della spesa: Belec per la porta, Luperini e Coulibaly a centrocampo (sembra saltato definitivamente Palmiero), Anderson per dare qualità alla manovra e Tutino in attacco. Gli avrebbe fatto piacere riabbracciare anche Pettinari, probabilmente dovrà accontentarsi di un solo innesto nel reparto offensivo. Ancora poche ore, poi capiremo se ambizioni di Castori coincideranno con quelle della proprietà e della dirigenza. 

Sezione: News / Data: Dom 20 settembre 2020 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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