Ci sono volute sei gare, con 4 sconfitte e 2 pareggi (costati poi un esonero durato 45 giorni) per spingere Fabrizio Castori a rinunciare alla sua tanto amata difesa a tre nella sua prima, e fino a poco fa, unica esperienza di A con il Carpi. Il tecnico marchigiano infatti nelle prime sei partite aveva schierato il suo classico 3-5-2, raccogliendo poco e male in termini di gioco e risultati: 6 gol fatti e 15 subiti, con due sconfitte roboanti (5-2 con la Sampdoria e 5-1 con la Roma) che ricordano per lunghi tratti il cammino fin qui svolto dalla compagine granata.

Castori lo sa benissimo e medita un cambio già per la prossima partita, per non ripetere gli errori commessi sei anni fa. Già nell'ultima mezz'ora di gioco il trainer di San Severino Marche ha provato la linea difensiva a quattro, rinunciando ai quinti a lui tanto cari a copertura del terzetto arretrato. Un chiaro segnale di quanto Castori sia consapevole che il tentativo di imporre anche stavolta il suo credo nel massimo campionato stia andando ormai verso il tramonto, per far posto ad un approccio maggiormente in linea con la Serie A. L'acquisto di Ribery è stato un primo segnale di apertura, anche parziale, verso una versione tattica della Salernitana più votata alla manovra offensiva, la mancanza di gioco e risultati una conferma della necessità di invertire la rotta sin da subito. Castori ha poco tempo per sperimentare modulo e uomini: la gara con l’Atalanta è dietro l’angolo ed un ennesima figuraccia potrebbe costargli davvero caro. 

Sezione: News / Data: Mar 14 settembre 2021 alle 23:30
Autore: Roberto Sarrocco
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