L'ennesimo episodio di razzismo che ha visto coinvolto Mario Balotelli e i supporters del Verona ha riportato alla ribalta questo scottante tema nel mondo del calcio. Tra le vicende più incresciose degli ultimi anni, va ricordata sicuramente quella relativa all'ex difensore granata Maickel Ferrier, olandese di colore nativo del Suriname. Il giocatore, nel 1996, venne acquistato dal Verona, ma i supporters gialloblù reagirono nel peggiore dei modi al suo arrivo, esponendo in curva, durante un derby col Chievo, un manichino nero con la maglia del Verona, la scritta "negro go away" e il cappio al collo. A sorreggerlo due uomini incappucciati come membri del Ku Klux Klan. Il giocatore, transitato anche a Salerno nel 1996/97 e nel 1997/1998, intervistato dai colleghi di TMW, ha così commentato l'episodio che lo vide protagonista: "Avevo 19 anni e fu scioccante. Avevo appena firmato un contratto triennale e si era appena realizzato un sogno, quello di giocare in Serie A. Quel manichino appeso al cappio face stracciare il contratto in pochi giorni". Poi un accenno all'esperienza in granata: "Chi decise per la risoluzione del contratto? Tutte le parti: io, l'Hellas Verona, Raiola. Che immediatamente dopo mi trovò squadra alla Salernitana. Come fu la vita a Salerno? Decisamente diversa. Mi sentivo amato, la gente di Salerno e successivamente di Catania si è dimostrata calorosa. Al contrario di Verona. Si percepiva anche che fra gente del Nord e Sud Italia non corresse buon sangue. Figurarsi allora con uno straniero, per giunta nero".

Sezione: News / Data: Lun 04 novembre 2019 alle 21:00
Autore: Valerio Vicinanza
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