Agli amici e a tutti i cuori granata che hanno scelto di manifestare il proprio disappunto verso le istituzioni calcistiche decidendo di boicottare questi play out. Ma anche agli altri sostenitori della Salernitana che hanno deciso, invece, di assistere alle ultime due partite della stagione pur provando, probabilmente, le stesse sensazioni di contrarietà. I destinatari di queste parole, che tentano di esprimere il groviglio di pensieri e di emozioni che mi impediscono di dormire questa notte, sono TUTTI i tifosi della Salernitana, senza alcuna distinzione.

Stiamo vivendo momenti bruttissimi, forse la peggiore situazione da quando ricordi. Eppure, é vero, nel corso della nostra storia la sofferenza ci ha accompagnati tante volte che quasi ne siamo abituati. Ne abbiamo viste di tutti i colori durante il nostro percorso di passione, forse proprio quell'abitudine alle difficoltà, al pane tosto, alle battaglie, i tanti bocconi amari e quelle poche esplosioni di gioia, hanno modellato la nostra natura e ci rendono così, unici come siamo.

Abbiamo assistito a molte stagioni deludenti, a volte mortificanti, ma spesso dopo uno di questi momenti c'é stata una reazione o un piccolo rimbalzo o una speranza alla quale aggrapparsi. Ora, invece, stiamo sprofondando per il secondo anno consecutivo in un baratro buio, con una squadra che non può definirsi tale, una dirigenza incompetente e senza motivazioni e delle istituzioni che, voltando le spalle alla società non hanno sicuramente giovato alla tifoseria: senza andare a raschiare troppo a fondo, ad esempio, la curva nord é ancora chiusa...

Ma queste parole non sono rivolte a loro, solo ed esclusivamente a noi, vecchi e giovani, moderati o estremi CUORI GRANATA. Perché, oltre a questa lunghissima congiuntura sfavorevole, ciò che rende ancora piû brutto e disperato questo momento é la nostra mancanza di unione. Sia ben chiaro: per fortuna che ci sono opinioni e punti di vista diversi, perché é proprio dal confronto di quelli che maturano le idée migliori. Ma ciò che fa male a tutti é la pretenzione di giudicare in errore chi vede le cose in modo diverso come, purtroppo, sta succedendo nelle ultime ore, creando due fazioni.

Il popolo granata, i tifosi della Salernitana tutti, non hanno nessun bisogno di fingere di essere uniti: lo sono per definizione, per natura. Stiamo bene insieme se vinciamo, stiamo male insieme se perdiamo, difendiamo insieme la nostra passione, ognuno a modo suo, ognuno come può, ma TUTTI dalla stessa parte.

Capisco l'indignazione per come siamo stati trattati queste ultime settimane (ma anche gli ultimi mesi, se non anni). Capisco la voglia di manifestarlo in modo fortissimo proprio da chi ne segue le sue sorti ovunque, nel bene, ma soprattutto, ahinoi, nel male... e lo ha sempre fatto. E all'ultimo atto di quest'altra annata da dimenticare, una parte della tifoseria, proprio quella più incisiva, proprio il motore nonché la voce della maggior parte delle voci granata decide di restare in disparte. Vi prego, ripensiamoci. Siamo ancora in tempo.

La protesta si può fare anche dopo e il disprezzo verso chi ci ha trattati come carta straccia si può manifestare anche in altro modo. Domenica si gioca un capitolo importante per la nostra storia: ricordo quasi con nostalgia le lacrime del 1991, con grandissima tristezza e rabbia quelle del 1999 e non sembrano così lontane le delusioni con il Genoa o il Verona. Il nostro posto é in quello stadio, insieme a tutti gli altri cuori granata.

La coerenza alla vostra passione, alla vostra fede, al vostro colore é piû importante di quella verso una presa di posizione, poiché la seconda deriva direttamente dalla prima. L'altra parte del mondo granata ha assoluto bisogno di voi. Potete cambiare la storia: e non si tratterebbe di fare un passo indietro ma di due in avanti e di una grande dimostrazione di amore.

Ripensateci amici, fratelli: guardiamoci negli occhi, stringiamoci e andiamo a combattere insieme contro tutto e tutti... solo cosi avremo la possibilità di cambiare un esito che pare già scritto, solo cosi possiamo crederci davvero, solo così, se le cose dovessero andarci ancora male, troveremo la forza, insieme, con una lacrima, con un abbraccio forte, di superare l'ennesima delusione.  E sarebbe bello se chi condivide queste parole aggiungesse la sua firma e girasse questo messaggio ad un suo amico che ha scelto di non assistere alla partita".

Spopola sul web una lettera pubblicata dal tifoso Carlo Barletta, un appello all'unità e alla parte di tifoseria che ha legittimamente deciso di non assistere dal vivo alla partita in segno di protesta per quanto accaduto in questi 40 giorni.

Sezione: News / Data: Gio 19 giugno 2025 alle 18:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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