Memo Ochoa, il messicano "mondiale" si è preso la Salernitana in sei mesi

Cinque mondiali disputati, gli ultimi tre da assoluto protagonista (chiedere al Brasile di Neymar o alla Germania o a Robert Lewandowski) e l'obiettivo del sesto in casa che sarebbe un record assoluto. Guillermo Ochoa è arrivato a Salerno a gennaio dopo le precedenti esperienza in Europa in Francia, Spagna e Belgio e prima di rientrare in patria. Il messicano si è imposto da subito, nelle prime due partite contro Milan e Torino una serie di parate miracolose che hanno portato in dote un punto (coi granata piemontesi) e un quasi recupero contro i rossoneri (vittoriosi solo 2-1 grazie alle parate dell'estremo difensore messicano). Ci sono anche le sue mani sulla salvezza dei granata, prestazioni di livello assoluto, tra cui soprattutto quella contro l'Inter all'Arechi, quando ha parato tutto quello che si poteva e anche di più. Ha tenuto la Salernitnaa in gara fino alla rete di Candreva dell'1-1 finale allo scadere del match. In sei mesi è diventato uno degli idoli assoluti della tifoseria, come testimoniano le parrucche indossate da alcuni tifosi in onore della sua capigliatura. Il contratto è in scadenza a fine giugno ma il suo rinnovo è tra le priorità del club granata, che punterà sul fatto che a Salerno avrà il posto garantito (importante in ottica Mondiale 2026), cosa che non gli potrebbero assicurare le altre squadre (anche di primissima fascia) interessate a lui.