Niente abbonamenti, al via solo la prevendita

"Comprendiamo la sofferenza del settore calcio, che come altri ha sofferto questo anno e mezzo di pandemia, da parte mia c’è sempre stata disponibilità". Parole d’apertura quelle del sottosegretario alla salute Andrea Costa, che a Radio Cusano ha fatto il punto sulla questione relativa alla capienza degli stadi e alla percentuale di sportivi che sarà ammessa all’interno delle strutture per tornare a vivere gli eventi dal vivo. "Non sarà un punto di arrivo, ma un punto di partenza, perché a settembre riusciremo a raggiungere l’immunità di gregge, il torneo inizia un mese prima in una situazione probabilmente ancora non definita. Credo che passare dal 25% al 50% della capienza sia un bel segnale di disponibilità del governo". Certo non è il 100% che a più riprese sia il presidente della Figc, Gabriele Gravina, che il presidente della Lega di Serie A, Paolo Dal Pino, avevano richiesto alle istituzioni, specie dopo il documento firmato e condiviso da tutti i 20 club del prossimo torneo di massima serie, compresa la Salernitana, che aveva aderito all’iniziativa pur non avendo presenziato alla riunione promossa da alcune società in un hotel di Milano. Così come era stata più volte sollecitata Valentina Vezzali, sottosegretaria allo sport, e vista come figura di raccordo tra il mondo della politica e quello dello sport. Se per quanto riguarda gli altri campionati d’Europa, come Premier League (Inghilterra), Ligue 1 (Francia), e La Liga (Spagna), il ritorno al 100% dalla prima giornata è già stato ufficializzato da diverse settimane, in Italia si dovrà aspettare ancora un po’, per stessa ammissione di Costa. "Ho un’interlocuzione continua con Dal Pino e Gravina. - ha ribadito il sottosegretario - Lavoriamo per far alzare questa percentuale sin da dopo le prime giornate". Alla finestra, come è normale che sia, tutte le società interessate, compresa la Salernitana, che in assenza di riapertura totale degli stadi non farà partire la campagna abbonamenti procedendo alla prevendita gara dopo gara "I campioni dello sport dovrebbero essere testimonial di questa campagna di vaccino. I calciatori possono aiutarci tantissimo nel comunicare un messaggio positivo", conclude Costa.