Davide Nicola ritorna all'antico e lo fa nel migliore dei modi. Il tecnico Piemontese, dopo esseri affidato inizialmente alla difesa a quattro, con il 4-3-1-2 o il 4-3-2-1 (a gara in corso spesso anche 4-3-3) è ritornato sui suoi passi, sfoderando il modulo a lui tanto caro, il 3-5-2, già visto in quel di Torino, Genoa e Crotone, con risultati interessanti. L'approccio iniziale del tecnico piemontese è stato soprattutto mentale, puntando dunque sulla testa e sulla mente dei calciatori, senza stravolgere quei dettami tattici, pochi a dir la verità, che le precedenti gestioni avevano inculcato. Dopo un avvio di campionato con la difesa a tre nella gestione Castori, che aveva dato evidenti risultati negativi con conseguente passaggio al 4-3-1-2, Colantuono aveva proseguito con la linea a 4, per garantire maggiore copertura vista l'esposizione troppo pericolosa dei tre difensori (all'epoca Strandberg, Gyomber e Gagliolo).

Davide Nicola inizialmante ha dunque proseguito sulla falsa riga del suo predecessore, cambiando ovviamente gli interpreti (Fazio-Dragusin prima, Radovanovic-Gyomber poi) fino a trovare il giusto equilibrio. Nelle ultime quattro gare sono state solo quattro le reti subiti, con la media di una partita (una col Torino su rigore, due con la Roma, e una con la Sampdoria), a testimonianza di una solidità difensiva finalmente trovata e rodata. Oltre 150 minuti di imbattibilità per il duo Belec-Sepe non è cosa da poco, se paragonati ai goal subiti, 69, che portano la Salernitana in cima alla classifica della peggior difesa, con una media di 2,1 goal subiti. Numeri che fanno ben sperare per le ultime gare di campionato dove non prenderle prima di farle significherebbe davvero tanto, come visto ieri sera in terra friulana. 

Sezione: News / Data: Gio 21 aprile 2022 alle 22:30
Autore: Roberto Sarrocco
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