"Il fallimento è un successo se traiamo una lezione da esso": questa frase pronunciata da Malcolm Forbes, ex direttore della celebre rivista americana Forbes, calza a pennello con il periodo negativo che sta attraversando la Salernitana. Una sola vittoria negli ultimi due mesi, sei punti portati a casa e una situazione in classifica che mano mano diventa sempre più complicata: quattordicesimo posto e la zona play-out che continua ad avvicinarsi pericolosamente. Una stagione, quella dei granata, iniziata in modo magnifico, con un ritmo quasi da promozione diretta, e poi, da ottobre, è diventata paradossalmente la copia dello scorso anno. La rivoluzione voluta quest'estate dalla società, almeno per ora, si è rivelata un fallimento. Dalla scelta di mister Ventura a quella di puntare su calciatori che, purtroppo, il campo non lo vedono ormai da mesi. 

Ieri a Cittadella qualcosa si è rotto. E il comportamento di Ventura alla fine del primo tempo e al termine della partita ne è la prova. L'allenatore ligure, per chi non avesse seguito il match, è restato per tutta la seconda frazione di gara seduto in panchina, delegando il suo staff a dirigere i calciatori in campo, e a cinque minuti dalla fine ha abbandonato il terreno di gioco rientrando negli spogliatoi. Un comportamento sbagliato, non da leader, non da uomo di esperienza, che la società ha poi giustificato con un comunicato abbastanza ambiguo. Comunque resta il fatto che la Salernitana ieri, al 'Tombolato', ha incassato un'altra sconfitta, la sesta in campionato. Ma a preoccupare non è l'aver perso, ma il comportamento dei calciatori in campo: svogliati, a volte anche troppo presuntuosi e orfani di una vera e propria identità di gioco. Bisogna, comunque, fare i complimenti al Cittadella che ha giocato ottanta minuti di grande calcio. Quella di ieri è stata l'ennesima prestazione insufficiente della squadra campana, pochi si sono salvati: Micai, che ha fatto il possibile, e Lombardi, l'unico a non mollare fino alla fine della partita. Da dimenticare la prestazione di Giannetti che all'ultimo istante di gara ha lisciato il pallone a tu per tu con Paleari, del possibile pareggio. In settimana la società e l'allenatore dovranno sedersi a tavolino e decidere il da farsi, perché se Ventura non ha più la voglia di allenare la Salernitana oppure non si sente seguito dal gruppo allora è meglio interrompere i rapporti e puntare su altro, prima che sia troppo tardi. L'unico obiettivo da lunedì al trentuno dicembre è quello di cercare di chiudere l'anno in modo positivo: per la classifica e per i tifosi. 

Sezione: News / Data: Dom 08 dicembre 2019 alle 14:00
Autore: Orlando Aita
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