In casa Salernitana l’aria è tesissima. Gli ultimi risultati non sono stati all’altezza di questa squadra, che può fare e dare tanto a questo campionato, come dimostrato nelle prime partite di questo campionato.

Sembra che dalla grandiosa serata dell’Allianz Stadium contro la Juventus, tutti, e ripeto TUTTI, da squadra a tifosi, si siano adagiati sugli allori, pensando che il grosso, ossia raggiungere una salvezza tranquilla, era fatto, e che addirittura si poteva sognare in grande, sognando di essere un’altra delle rivelazioni di questo campionato, scalando posizioni su posizioni in classifica, guadagnandole su squadre che rispetto ai granata, sono molto più forti tecnicamente, e che sono anch’esse in difficoltà.

È una Salernitana che è riuscita in queste prime partite a mascherare evidenti problemi, che stanno uscendo fuori a lungo andare. Era un periodo in cui, a causa del calo fisico, serviva stringere i denti ed inventarsi qualcosa di diverso per provare a mascherarli ancor di più questi problemi. Uno dei problemi è assolutamente la preparazione al di sotto delle aspettative, e di conseguenza, scadente, e su questo, ora, la scusa dell’impegno Mondiale a novembre che ha fatto iniziare i campionati prima, e quindi fatto accelerare la preparazione, non so quanto possa valere. La squadra è stanchissima e lo sta dimostrando soprattutto dalle prestazioni date in campo. Non ha idee, non ha gioco, ha sempre le solite idee che tutti ormai sanno a memoria, si affida sempre ai soliti uomini. Sostanzialmente, si stanno facendo evidenti anche i grandi limiti di Davide Nicola, da sempre traghettatore, che voleva quest’anno quest’etichetta, ma che pian piano si sta levando anche la possibilità di mangiare il panettone, oltre che, pian piano, sta perdendo anche le redini della squadra. Ma in quest’articolo si analizza la situazione al 100 percento, e quindi non serve mettere alla gogna un uomo che, a prescindere da tutto, dà tanto, ed ha dato tanto, a Salerno e alla Salernitana. Perché bisogna anche dire che per far crescere un allenatore, bisognerebbe dargli il supporto sin dall’inizio. Ma non supporto morale nel senso di confermargli il suo posto come allenatore della Salernitana, quindi riponendogli grande fiducia, ma nel senso di supporto tecnico, ossia di pedine in campo. Perché diciamoci la verità, i grandi acquisti fatti in una settimana, da un lato sono stati un grande segnale per dare una scossa all’ambiente e soprattutto alla squadra, essendo che la Salernitana, la domenica prima, aveva subito una pesante sconfitta contro il Parma in casa, che l’ha portata all’eliminazione dalla Coppa Italia, ma dall’altro si stanno rivelando un’arma a doppio taglio. Perché ai grandi acquisti, sono state fatte scelte scellerate sbagliate e che peseranno di più per l’economia della stagione. Ad esempio mancano riserve di livello, soprattutto in un reparto nevralgico come il centrocampo. Dietro a Bohinen (cervello del centrocampo e che sta per tornare dall’infortunio), Lassana Coulibaly, Maggiore e Vilhena, Davide Nicola si gira guardando la sua panchina e vede, sostanzialmente, il vuoto più totale tecnicamente parlando. Kastanos che per ora è sottotono e non so quanto possa essere valido per questa squadra, essendo che quando è entrato in campo non è mai stato incisivo, anzi era un fantasma; poi un Capezzi mai utilizzato; e poi un Radovanovic che è un jolly anche per la difesa si oltre che essere un mediano, ma ha avuto tantissimi acciacchi fisici da quando è iniziata la stagione, anche perchè l’età si fa sentire. Riserve che quindi non riusciranno MAI a sostituire a pieno i 4 lì davanti, soprattutto se ad uno di quei 4, lo vuoi far riposare dal primo minuto. Non ti danno sicurezze. Ad esempio non si riesce a capire una cosa, che chi sta dietro lo schermo di questo computer, non ha capito ed ancora non ha trovato la risposta al quesito dopo 2 mesi, o se l’ha trovata, ma sono risposte parziali che non reggono e che non sono valide: perché Mamadou Coulibaly, è stato mandato in prestito alla Ternana? Il centrocampista classe 1999 sta facendo finora un’ottima stagione con la maglia degli umbri. Da segnalare anche che ha realizzato 2 gol in 4 partite giocate. Uno come Mamadou serviva come il pane. Si ok si rompe spesso perché fragile fisicamente, ma uno col suo rendimento e con il suo talento, quanto ti ricapita? E quest’ultima cosa, fa anche capire, quando nel primissimo mercato vero compiuto da questa società, siano state sbagliate le tempistiche per… Tutto. Anche insistere su qualche giocatore, che forse era meglio se rimaneva nella squadra da cui è stato prelevato, potrebbe aver influito sulle tempistiche, essendo che potrebbe aver offuscato i veri problemi della squadra. Ma soprattutto, ci sono state tempistiche sbagliate nello scegliere i colpi da fare, di conseguenza nella scrematura degli obiettivi di mercato selezionati. Questo che poi ha portato a fare, ripeto, anche molte scelte prive di logica, che son state dettate dalla fretta. Però, ripeto, si giustifica comunque la società perchè era al suo vero primo mercato, e quindi peccava d'inesperienza. 

Insomma, la sfida di domenica alle 15 allo Stadio Arechi contro il Verona – aspettando di quest’ultima, stasera, il risultato scaturito dal Monday night contro l’Udinese – sarà una sfida già decisiva. Il primo grandissimo scontro dove è accettabile solo un risultato: VINCERE.

Sezione: News / Data: Lun 03 ottobre 2022 alle 17:00
Autore: Nicola Cannoniero
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