Preparazione meticolosa. Sarà pure la terza giornata ma Salernitana-Benevento è un autentico big match. Da una parte il pragmatismo e la ventata di novità offerta dai granata di Gian Piero Ventura, dall’altra «una delle squadre che si contraddistingue per la qualità», a dirla proprio citando il tecnico granata a proposito dei sanniti. Un derby dai valori tecnici importanti, con due squadre in salute, entrambe vicine al completamento del proprio processo di maturità tattica. In casa Salernitana il 3-5-2 è ormai certezza: sin dalle prime battute Ventura ne ha fatto il proprio modulo predefinito, seppur accarezzando l’idea di un 4-4-2 ultra offensivo. Idea di gioco fatta sua da Pippo Inzaghi nella sua avventura sannita, sfruttando la grande batteria di esterni a sua disposizione.
La chiave tattica del monday night è tutta in mezza al campo. La Salernitana punta su una mediana folta, facendo grande densità in mezzo con i tre centrocampisti e controllando le fasce con il dinamismo e l’estro di Kiyine e Cicerelli. Il Benevento invece avrà verosimilmente solo due mediani, Viola ed Hetemaj, con Insigne e Tello esterni ma possibili jolly tattici. Lì in mezzo si farà la differenza. Perché i rispettivi metronomi Di Tacchio e Viola potranno esser soffocati dal pressing delle punte, dunque sia la Salernitana che il Benevento hanno bisogno di un “piano B”. Ed ecco che i duelli individuali possono rappresentare una vera e propria soluzione. I granata, che hanno dimostrato di voler impostare l’azione direttamente partendo dai centrali di difesa, punteranno tanto sui movimenti senza palla dei due intermedi Odjer e soprattutto Firenze o Maistro, in quello che è l’unico ballottaggio per Ventura in attesa della rifinitura di oggi, aiutati dalle qualità tecniche di Cicerelli e Kiyine.

Il recupero del marocchino è una manna dal cielo: estroso e bravo ad utilizzare entrambi i piedi, l’ex Chievo si troverà di fronte Roberto Insigne, altro giocatore dalla tecnica smisurata. E chissà che le scorribande offensive di Kiyine non possano permettere di tenere basso Insigne, con il trequartista ex Napoli coperto alle spalle dall’esperienza di Maggio.Rischio che Inzaghi conosce, costruendo su Tello la possibile contromossa tattica: il colombiano dovrebbe agire da esterno destro ma potrebbe stringere la propria posizione verso il centro permettendo così di fronteggiare il terzetto della Salernitana, dando a Insigne di avere maggiore libertà di movimento. Questa è una delle soluzioni che lo staff tecnico del Benevento tiene vive, chiudendosi a riccio nella lunga preparazione alla sfida dell’Arechi senza lasciar filtrare spifferi sulla formazione.


Uomo contro uomo dunque, con Odjer-Hetemaj duello di dinamismo ed equilibrio, Firenze-Tello per le incursioni senza palla e Di Tacchio-Viola da leader del gioco ma soprattutto metronomi sia offensivamente che difensivamente delle rispettive squadre. E poi gli attacchi: Ventura ripartirà da Jallow-Giannetti, tandem offensivo che proverà con gli strappi in velocità a mettere ansia nei sanniti Volta e Caldirola. Dall’altra parte invece occhio alle combinazioni e ai ripetuti uno-due tra Sau e soprattutto Coda, il grande ex che all’Arechi sa come si fa gol.

Sezione: News / Data: Lun 16 settembre 2019 alle 12:30 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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