Tre giornate di campionato, undici reti subite e due soltanto quelle realizzate. Sono i numeri, piuttosto eloquenti, che descrivono l’avvio non semplice della stagione della Salernitana nel campionato di serie A.
"E’ un qualcosa che ci saremmo dovuti aspettare sia per la rosa incompleta a livello di giocatori di esperienza e di qualità tecnica, sia perché l’allenatore esprime un gioco completamente inadatto alla serie A. - sostiene il tifoso granata Gianluca Pompele - Non si può pensare di difendere per novanta minuti. Tre partite un solo tiro in porta su azione, quello di Coulibaly a Bologna. Abbiamo bisogno di giocatori che saltino l’uomo e che sappiano cambiare la partita quando sei in svantaggio, oltre che di un cambio di mentalità del tecnico".
Insomma, secondo una parte dei supporters della Salernitana, delle prime tre prove c’è poco da salvare. Secondo gli stessi tantissimi, invece, gli aspetti su cui lavorare, perché l’urto è più forte di quanto, pur volendo guardare realisticamente a quest’esperienza in massima serie, ci si potesse aspettare.
"La A è una categoria che va affrontata con calciatori intelligenti e dai piedi buoni - dice il tifoso Carlo Caruso -. Per far punti si deve fare un calcio propositivo e non arroccarsi in difesa. Il solo Ribéry predica nel deserto se non ha compagni adeguati a supportarlo. Cambiare la direzione tecnica della squadra non servirebbe, ricompattarsi è l'unico credo attuabile in questo momento".

Proprio Ribéry solo qualche giorno fa, col suo arrivo a Salerno, aveva dato alla tifoseria granata una nuova e rinnovata fiducia dopo i due k.o. di fila contro Bologna e Roma: era stato proprio il numero 7 granata, infatti, a far guardare alla salvezza della Salernitana come un obiettivo più facilmente raggiungibile. Pochi giorni dopo l’arrivo in Costiera Amalfitana è il suo esordio in maglia granata, prima del previsto forse (a voler provare ad ogni costo ad invertire le sorti di una gara poi scivolata via), una delle note positive, a volerne trovare, di Torino-Salernitana terminata 4-0.
Per molti tifosi troppo pochi i minuti trascorsi dall’avvio della stagione, per poter dare sentenze che appaiono ora come definitive, come quelle che vorrebbero già Castori lontano dalla guida tecnica della Salernitana. "Io non farei assolutamente un dramma dell'attuale situazione. Paghiamo purtroppo le tante cose che non sono andate come dovevano -spiega Francesco De Sio- ma sicuramente ci rifaremo. Massima fiducia ancora in Castori ed occhio particolare agli svincolati perché c’è ancora bisogno di rinforzi a centrocampo".
Capitan Di Tacchio e compagni, ma anche l’uomo del miracolo sportivo della scorsa stagione, l’allenatore Castori, sono chiamati adesso a gestire l’avvio ricco di sconfitte, cosa non facile certo. "La delusione c'è, ma era normale avere queste difficoltà vista la situazione societaria. Il problema non è Castori ma la mancanza di esperienza e personalità oltre che di qualità della rosa -dichiara il sostenitore granata Carmelo Fiore-. Dobbiamo tenere botta fino al cambio societario, prendendo ancora due svincolati capaci di creare superiorità numerica. Spero che venga ben curato l’aspetto psicologico che è la cosa che ora preoccupa di più".

Sezione: News / Data: Mer 15 settembre 2021 alle 11:00
Autore: TS Redazione
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