Salvo colpi di scena, nella tarda mattinata di sabato arriverà il verdetto relativo al ricorso del Cosenza. I calabresi, come noto, hanno chiesto la ripetizione della partita per un presunto errore tecnico, in realtà il giudice sportivo si è - in parte- già espresso chiarendo che il referto arbitrale (insindacabile) parla di quattro slot utilizzati per le sostituzioni e di un'ammonizione a Ba determinata da un arbitrario ingresso sul terreno di gioco mentre il centrocampista Bruccini stava partecipando attivamente all'azione di gioco. Un cambio non autorizzato, una situazione che avrebbe potuto spingere anche la Salernitana a fare reclamo e a chiedere lo 0-3 a tavolino. La società, però, ha ricevuto ampie rassicurazioni legali ed è talmente convinta di spuntarla da ritenere superflua ogni tipo di iniziativa preventiva. Lo stesso avvocato Gentile ha confermato che le possibilità di un dietrofront sono ridotte praticamente al lumicino, per buona pace di un Cosenza accusato di antisportività da parte della Salernitana. C'è una curiosità che riguarda....il Cittadella. Non sarebbe la prima volta che arriva un verdetto mentre si svolge la partita contro i granata del Nord. Accadde nel 2010, quando i campani ottennero un pesante -6 per il famoso caso Potenza mentre andava in archivio la prima frazione di gioco. Una sentenza clamorosa, ingiusta e che, di fatto, condannò alla retrocessione una squadra comunque ormai avviata verso la serie C. Certo è che, arrivasse la conferma del sacrosanto 1-0, si potrebbe scendere in campo con uno stato d'animo ben diverso. 

Sezione: News / Data: Gio 03 dicembre 2020 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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