24 maggio 1999-24 maggio 2020. La vita di tutti noi non è più stata la stessa. Perchè quella retrocessione a tavolino, ma soprattutto il dramma consumatosi nel treno poche ore dopo hanno stravolto i tifosi, la città, la provincia, le famiglie. Basta aprire facebook questa mattina per vedere quante migliaia di persone hanno rivolto un pensiero a quei ragazzi confermando che la ferita è insanabile e non si potrà mai chiudere del tutto. Le famiglie hanno affrontato tutto con grande dignità e compostezza, spinte dall'amore di chi, ogni giorni, si reca al cimitero per un saluto commosso e affettuoso. Tra i tanti messaggi social proponiamo quello di Nello Orilia, storico tifoso granata che ha colto nel segno con parole dense di tristezza: "Quel Maledetto giorno ero con il bus del mio club a Piacenza(Toi Fipao)...Rientrammo a Salerno verso le 2.30...Un viaggio fatto di lacrime e tristezza...Rientro a casa...una doccia...mi metto sul letto ma vedo i mostri...spero che presto arrivi l'alba...voglio buttarmi dietro questa ennesima delusione forte(La Salernitana è la vita)...L'alba arriva puntuale...solo qualche ora scendo per andare a lavoro e mi fermo al banana caffè a fare colazione...mentre Peppe sta preparando il caffè sono sulla soglia del Bar...a distanza vedo una coltre di fumo nero alzarsi...direzione Stazione....qualcosa mi spinge a correre verso la stazione...arrivavano notizie confuse(si parlava di una molotov lanciata dai Nocerini contro il treno)...Intanto man mano che mi avvicinavo alla ferrovia le notizie arrivavano sempre più certe e chiare...Comincio a correre e piangere come un forsennato...Arrivo nel piazzale della Stazione....La mia mente ha voluto rimuovere tutto...In quel preciso istante i miei 27 anni se ne erano andati con quei 4 ragazzi". Non c'è da aggiungere altro.

Sezione: News / Data: Dom 24 maggio 2020 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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