Si avvicina la sfida tra Salernitana e Bari, gara che vedrà opposte due squadre che stanno vivendo un momento non felicissimo del proprio campionato ma che potranno contare sull'appoggio di migliaia e migliaia di spettatori. La redazione di TuttoSalernitana ha avuto il piacere di intervistare Domenico Brandonisio, collega di AntennaSud e Tuttocalciopuglia.com, che ha parlato di passato, presente e futuro toccando svariate tematiche di grande interesse per i lettori.
Nel ringraziarlo per la sua disponibilità e rimarcando ancora una volta la grande professionalità e la passione che mette nel suo lavoro, proponiamo le sue dichiarazioni:
Salernitana-Bari, due grandi piazze pronte a riempire lo stadio pur con una partenza balbettante per granata e biancorossi. Come spieghi quest'avvio di stagione?
"E' vero, stiamo parlando di due grandissime piazze in termini di blasone, pubblico e storia. Sarà sicuramente una grande festa all'Arechi si rinnoverà un gemellaggio storico tra due realtà meritevoli di palcoscenici differenti. Per quanto riguarda l'aspetto prettamente sportivo, l'avvio di stagione del Bari non mi sorprende. La squadra di Longo non ha una batteria di attaccanti di prim'ordine, del resto basta leggere le statistiche dei calciatori in rosa per rendersi conto che nessuno di loro è stato un bomber nell'arco della propria carriera.
Però la squadra ha identità tattica e subisce pochi gol, i 10 risultati utili consecutivi non possono essere una casualità. Sicuramente anche qualche episodio arbitrale ha condizionato il percorso dei biancorossi, ma mi soffermerei soprattutto sull'incapacità di chiudere partite che sembravano saldamente nelle mani del Bari come l'ultima in casa con la Reggiana. Sono invece sorpreso dalla Salernitana, gran parte della squadra probabilmente risente delle scorie della retrocessione e di un'estate che non è stata molto serena".
I due allenatori rischiano in caso di sconfitta?
"Dalla quinta alla diciassettesima ci sono tantissime squadre in pochi punti e bastano un paio di risultati positivi per risalire la china. Le valutazioni vanno fatte valutando tanti fattori. Credo che sia una partita molto importante per Martusciello, ma anche per Longo. Ok i dieci risultati utili di fila, ma sei pareggi consecutivi non spostano gli equilibri e non consentono di fare il salto di qualità. Un altro segno X non servirebbe a nessuna delle due e, a mio avviso, comporterebbe qualche riflessione sull'allenatore".
Querelle multiproprietà. Tifosi sostanzialmente contrari, ma a Salerno c'è stato il passaggio dal fallimento alla A in meno di 10 anni. Un calcio economicamente in crisi può permettersi di negare investimenti a un presidente facoltoso per motivi di parentela o affinità?
"Bisogna fare una distinzione tra quello che è accaduto a Salerno e quello che sta succedendo a Bari. Lì la multiproprietà è durata dieci anni, Lotito aveva fatto delle promesse ed è riuscito a riportare la Salernitana in serie A pur con qualche stagione turbolenta in cadetteria. A Bari, invece, è mai stata palesata la volontà di vincere il campionato di serie B e i continui silenzi della proprietà alimentano la teoria del galleggiamento.
Anche nel primo anno di B, culminato con una finale playoff persa all'ultimo minuto non c'erano segnali di una volontà precisa: l'entusiasmo del gruppo e le intuizioni dell'ex ds Polito fecero sognare la piazza, poi però c'è stata una involuzione costante. Facendo un discorso generale, credo che la multiproprietà vada abolita all'interno dello stesso Paese. Sarei un minimo possibilista in caso di nazionali differenti".
Quale sarà la formazione iniziale del Bari?
"Si ripartirà dal 3-5-2 o dal 3-4-1-2. Radunovic in porta. Vicari ha recuperato e sarà regolarmente a disposizione, poi ci sono calciatori come Pucino e Mantovani che stanno facendo bene e che saranno riconfermati. I due quinti saranno Dorval e Oliveri, con Maita, Benali e Lella a centrocampo e la coppia d'attacco formata da Lasagna e Sibilli".
Un commento su quest'avvio deludente della Salernitana...
"Pensavo che la società avrebbe trattenuto qualche calciatore in più, tuttavia la rosa è assolutamente valida per un campionato quantomeno da playoff al netto della falsa partenza. Terrei d'occhio un attaccante potenzialmente determinante come Verde. A gennaio mi aspetto dei rinforzi importanti, a patto che si chiuda il girone d'andata in una buona posizione di classifica. Tutto dipende dalla volontà del presidente Iervolino, se ritrovasse entusiasmo avrebbe disponibilità economiche tali da rendere la Salernitana ancora più competitiva e in grado di lottare per la promozione diretta nel giro di un anno e mezzo".
Super gemellaggio sugli spalti, almeno 5500 tifosi da Bari. Ma c'è chi teme che un clima troppo "cordiale" invalidi il fattore campo che a Salerno ha sempre avuto una certa rilevanza...
"E' un fattore che incide fino a un certo punto. Siamo tutti d'accordo che il gemellaggio costituisca un momento di grande festa, ancor di più perchè siamo a novembre e la posta in palio non è altissima. Si potrà dunque andare allo stadio per godersi una giornata bellissima, a prescindere dal risultato che è comunque importante per entrambe. Ci saranno 20mila persone, almeno seimila da Bari. Ciò detto e senza sminuire l'importanza dell'appoggio del pubblico, resto dell'idea che sono i ventidue calciatori che scendono in campo, i tifosi non giocano. Possono essere d'aiuto, ma tutto dipende dall'estro e dalle capacità degli atleti".
Pavoletti al 95' e i proclami di Iervolino in zona Europa: si può dire che l'involuzione di Bari e Salernitana parta da qui?
"Sicuramente quella serata contro il Cagliari al San Nicola ha cambiato qualcosa dal punto di vista mentale, c'è una disillusione generale avallata dalle successive sessioni di mercato. La società non ha più dimostrato di avere davvero la volontà di vincere il campionato, ancora adesso non si capisce quali siano le reali intenzioni di De Laurentiis. Quanto alla Salernitana, Iervolino aveva entusiasmo e forse ha fatto un piccolo passo indietro a causa delle contestazioni e di una retrocessione che non mi sarei aspettato. Nel calcio però basta poco per ripartire tutti insieme".
Chiudiamo con un pronostico...
"Classica gara da tripla, non mi meraviglierei se venisse fuori l'ennesimo pareggio. Non per il clima di festa sugli spalti, ovviamente, ma per la qualità delle due rose che si equivalgono. Entrambe danno l'impressione di venir meno quando si tratta di fare lo step in più"
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