Nell'articolo precedente vi abbiamo parlato dell'enigma iscrizione per la Sampdoria, società che non naviga in buone acque dal punto di vista economico a causa delle gestioni societarie precedenti e che, rispetto all'accordo fatto con i tribunali e con la Federazione, avrebbe dovuto ripianare le perdite attraverso gli introiti derivati dall'immediato ritorno in serie A. Nel patto sancito con la FIGC e con la Lega B si prospettava il grande salto già nel 2023-24, ma mai i blucerchiati furono concretamente in lotta quantomeno per i playoff.

I giudici concessero una deroga di 12 mesi, con l'auspicio che il torneo 2024-25  potesse essere quello buono per sistemare la questione sportiva e, soprattutto, quella finanziaria. Niente di tutto questo. E dunque, anche in caso di malaugurata vittoria nello spareggio con la Salernitana, sarebbe necessario garantire il pagamento immediato di decine e decine di milioni di euro, a meno che non arrivi una ulteriore ed ennesima deroga che scatenerebbe una reazione a catena da parte delle altre società della cadetteria che certo non stanno vivendo bene questo momento di crisi totale per il calcio italiano, con la Nazionale che è specchio fedele di una gestione tutt'altro che florida e vincente.

E la Salernitana, in tutto questo, rischia di essere la vittima sacrificale. Secondo indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, i prossimi passi da parte dei legali granata dipenderanno dall'esito dei ricorsi già fatti al CONI e al Tribunale Federale Nazionale. Nello specifico gli avvocati Sica, Chiacchio e Fimmanò contestano il provvedimento emesso dalla Lega B il 18 maggio, con almeno tre violazioni dell'articolo 27 (comma 2) dello Statuto. Come già rimarcato, non sono ammessi rinvii sine die, rinvii senza deferimenti ufficiali e rinvii senza aver avuto l'approvazione quantomeno da parte del consiglio direttivo.

La Salernitana ha impugnato anche il provvedimento del 4 giugno, con Lega e FIGC che hanno ufficializzato le date dei playout senza tener conto che l'iter giudiziario del Brescia (che andrà avanti a prescindere da un fallimento che appare certo e che sarà ratificato non prima di 20 giorni dalla Co.vi.Soc) terminerà soltanto ad agosto. In attesa di capire se la società lombarda proporrà a prescindere al TAR di bloccare i playout attraverso una sospensiva, la dirigenza granata seguirà una doppia strada.

Da un lato Iervolino e Milan hanno incontrato la squadra chiedendo di pensare esclusivamente al campo e di trasformare il senso di ingiustizia in voglia di vincere sul campo, con rinnovo e riconferma per tanti calciatori in caso di salvezza. Dall'altro una battaglia parallela che prevede, però, un cambio di strategia: ricorrere al TAR, ma dopo i playout e in caso di sconfitta con l'obiettivo di dimostrare di aver giocato contro un avversario...sbagliato!

"Per noi lo spareggio è Salernitana-Frosinone, non possiamo giocarci la categoria con chi è già in serie C. Si rischia di falsare il campionato" hanno ribadito i legali granata, tuttavia soddisfatti per la possibilità di disputare il match di ritorno in un Arechi che si preannuncia vuoto a metà a causa della diserzione decisa dagli ultras "perchè non ci prestiamo a una sceneggiata scritta a tavolino per far retrocedere noi salvando gli altri".

"Iervolino farà battaglia in ogni sede se dovessimo andare in C" filtra da personaggi molto vicini al patron e che sono convinti ci siano i presupposti legali per ribaltare tutto tra luglio e agosto soprattutto se dovesse essere Lega Pro. Si preannuncia un'estate di fuoco, dunque. E le regole sembrano dar ragione ai granata.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 09 giugno 2025 alle 17:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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