A Marco Valentini e Roberto Breda è affidata la difficile missione salvezza. Per ripartire dopo l'esonero di Petrachi e le dimissioni di Colantuono, l’amministratore delegato Milan e la proprietà hanno deciso di affidarsi a un dirigente che aiutò l’Ascoli in una impresa piuttosto simile e a un allenatore profondamente legato alla piazza e che potrà trasmettere non solo principi tattici, ma anche quel senso d’appartenenza di cui c’è assolutamente bisogno per rialzarsi e mantenere la categoria.

Le prime tre settimane di mercato hanno portato in dote il portiere Christiensen, i difensori Lochoshvili, Guasone e Corazza, i centrocampisti Girelli e Caligara e gli attaccanti Cerri e Raimondo. Di fatto, in entrata, la Salernitana è la società più attiva nel panorama professonistico italiano assieme al Trapani. Certo, ora bisognerà sfoltire la rosa.

Al passo d’addio i vari Fiorillo, Velthuis, Tello, Maggiore, Hrustic, Simy, Dalmonte, Torregrossa e Kallon. Valutazioni in corso su Sepe, Braaf, Soriano e Ghiglione, resteranno solo per motivi regolamentari Jaroszynski e Wlodarczyk, mentre alla fine dovrebbe restare Verde. Una volta smaltiti tutti questi esuberi, Valentini dovrà piazzare i tre colpi che servono per rinforzare la rosa e per dare un senso profondo agli otto innesti precedenti.

Tutti discreti giocatori di categoria, ma nessuno in grado di fare la differenza. E allora all’appello mancano un forte difensore centrale, un centrocampista dinamico che sappia fare entrambe le fasi (Saric in pole) e un attaccante di livello assoluto, visto che contro la Reggiana non c’era nessuno in panchina. Iervolino ha promesso budget importante: manterrà la parola?

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 23 gennaio 2025 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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