Ancora 48 ore non è solo il titolo di un famoso film degli anni 90 con Nick Nolte ed Eddie Murphy. Ancora 48 ore è, purtroppo, il titolo del capitolo finale della telenovela Salernitana che va avanti ormai da Giugno 2021. Una telenovela alla quale nessuno dei tifosi granata aveva la benchè minima intenzione di assistere e che purtroppo, suo malgrado, è stato costretto a guardare con interesse e speranza. Siamo al capitolo finale, all'epilogo, al gran finale: si tratterà di una commedia, iniziata male e quindi con una previsione di finale roseo e divertente, o di un dramma, dall'epilogo tristemente infelice? Mai come in questo caso il gergo cinematografico calza a pennello, visto che una delle cordate, "la Di Silvio & Partners" proviene proprio dal mondo della finzione filmica, ma soprattutto che quanto trapelato finora da veramente l'idea di una soap opera all'italiana in pieno stile Cento Vetrine. 

Una corsa ormai ristretta a due, con la possibilità della sorpresa finale, dell'outsider che non ti aspetti e che come il principe azzurro arriva, bacia la sposa granata, e salva la bella Salernitana da una fine orrenda. Una corsa a due che però deve far riflettere: da un lato una cordata che sembra vicino all'orbita Moggi, con dei personaggi che hanno già sfiorato l'entrata nel mondo del calcio senza riuscirvi (Torino, Foggia, ecc). Dall'altro una cordata che ha la facciata del made in Campania ma che di fatto ha più rapporti con il territorio laziale di quanti ne ha Lotito (finanziari, energetici, legali) e con l'attuale presidente della FIGC Gabriele Gravina. Le due cordate più vicine, se cosi ci fa piacere pensare, alla salvezza della Salernitana non sono quindi una grande rassicurazione, almeno da quanto trapela in rete e sui social, tra offerte mancate, affermazioni pittoresche e promesse mai mantenute. 

In questi giorni molti tifosi di tante squadre avversarie e non della Salernitana hanno espresso la loro "vicinanza" alla situazione che stanno vivendo gli ultras granata: una situazione che, come per le più spiacevoli sciagure, nessun tifoso può mai augurare all'altro. Una situazione di classifica a dir poco penosa, una situazione societaria ancora più disastrata: di male in peggio in somma, per un finale di 2021 da vivere con il fiato sospeso e l'urlo strozzato in gola, sperando che alla fine possa essere di gioia e di liberazione dopo un calvario durato sei mesi. Si è detto tutto ed oltre: in ogni angolo della città e della provincia, su ogni social network e mezzo di comunicazione multimediale, su ogni portale web e testata giornalistica cartacea. E mentre il mondo del calcio e dello sport in generale è costretto a fare di nuovi i conti con il terribile Covid/19 e le sue varianti, riducendo nuovamente capienze di stadi e palazzetti, i tifosi granata sperano di svegliarsi nel nuovo anno con il migliore degli auguri: una SALERNITANA FINALMENTE LIBERA e pronta a giocarsi serenamente le sue chance di salvezza, sul campo e non negli studi legali e amministrativi. 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 30 dicembre 2021 alle 00:00
Autore: Roberto Sarrocco
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