Eppur si muove. Decisamente a rilento, senza conoscere ancora il destino della società, con una tifoseria che ha espresso un certo malcontento (con grande civiltà, va detto) e con un ritiro che rischia di partire in condizioni addirittura peggiori rispetto alla scorsa, sciagurata stagione. Almeno, però, da oggi la Salernitana ha colmato il vuoto nella casella del direttore sportivo: arriva Gianluca Petrachi, uno che ha fatto grandi cose a Torino ma che è reduce da una lunga inattività e da un'esperienza non felicissima a Roma.

Leggendo i commenti sui social, notiamo che c'è una sorta di plebiscito. A nostro avviso, però, non bisogna commettere il solito errore che caratterizza piazze calde, umorali e passionali come quella di Salerno: passare da un eccesso all'altro. Ieri sera si ipotizzavano scenari sportivamente parlando drammatici, oggi si sognano colpi a ripetizione da parte di Petrachi che, lo ricordiamo, spenderà quanto la proprietà gli metterà a disposizione con il compito principale che sarà quello di cedere per monetizzare e puntare su giovani di belle speranze.

In bocca al lupo al direttore, ovviamente, ma sia sempre il campo a parlare. Ricordate a dicembre, quando si pontificava il ritorno di Sabatini? Oggi si è chiusa l'esperienza bis del ds alla Salernitana, un ritorno che ha comportato pagamento di stipendi onerosi a gente che ha fatto malissimo, l'avvento di Liverani (un disastro), la mancata risoluzione del caso Dia e il passaggio da -2 a quasi -20 dalla zona salvezza. Del resto, anche all'epoca del famoso Instant Team, ricordiamo ancora il triennale ricchissimo a Fazio, il "colpo" Perotti e la coppia d'attacco Mikael-Mousset da 0 gol e tanti milioni.

Ora bisognerà riempire la seconda casella, quella dell'allenatore. Sembra a buon punto la trattativa con Sottil, uno che è stato di recente esonerato da Udine quasi in zona retrocessione e che ha fatto discretamente ad Ascoli. Anche in questo caso sarebbe opportuno guardarsi attorno per capire se ci sia di meglio o se l'ex Paganese abbia le caratteristiche giuste per essere l'uomo della ripartenza. Forse Inzaghi meritava un'altra chance dopo l'ingiusto esonero di febbraio. 

Ad ogni modo si spera venga risolta la querelle societaria che, purtroppo, ha tardato e di tanto la programmazione sportiva. Iervolino ha perso entusiasmo e certo non ha la carica del primo anno, allo stesso tempo questi fondi non sempre sono sinonimo di garanzia e i tifosi hanno  espresso diverse perplessità. Che programma si può prospettare alla piazza se si propone di acquistare il club a rate?

Sezione: Editoriale / Data: Sab 15 giugno 2024 alle 00:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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