I calcoli e le tabelle nel calcio a volte lasciano il tempo che trovano. Così capita che una squadra con il 10% di vittorie in trenta giornate, in quattro giorni può anche infilare due successi consecutivi. A guardare la classifica della Salernitana ora ci sarebbe da stropicciarsi gli occhi, se solo ci si riferisce a qualche settimana fa. Calma, però, guai ad adagiarsi sugli allori. La situazione di classifica è ancora deficitaria, anche se avere ancora una partita da recuperare non fa che alimentare l’ottimismo. E, a proposito, della gara contro il Venezia, non ci sarà quasi certamente uno slittamento della data, come sancito dal Collegio di Garanzia del Coni, con incontro che si giocherà il 27 aprile (alternativa il 5 maggio). In ogni caso oggi sapremo di più. Probabilmente è l’ultimo dei problemi che assilla in questo momento mister Nicola, intento ad allungare la striscia positiva di risultati, per pensare al momento opportuno come sfruttare la gara di recupero.

L’entusiasmo è davvero contagioso, basta dare uno sguardo ai social. Contro la Fiorentina deve esserci una bolgia all’Arechi, bisogna far capire ad avversari e ai direttori di gara che a Salerno (spesso luogo di conquista, purtroppo) ora non si passa. C’è voglia di giocarsela fino in fondo, sapendo che nessuno regalerà nulla ai granata, nel rispetto della lealtà sportiva senza condizionamento alcuno, come purtroppo è capitato finora: arbitro e Var sono avvisati. I tifosi granata non hanno l’anello al naso e non sono più disposti a farsi prendere in giro, come è capitato nell’ultimo torneo di massima serie disputato nel 98-‘99. Sì, quello dove calciopoli imperversava.

Questi mesi di duro lavoro stanno portando risultati straordinari! Forza ragazzi, sono orgoglioso di voi  Regaliamo un sogno ai tifosi granata, regaliamo un sogno a Salerno”, le dichiarazioni social del Presidente caricano ulteriormente l’ambiente. Ci crede ancora Iervolino, ma ci credono tutti. Una vittoria inaspettata al “Dacia Arena”, giunta nei minuti di recupero, quando eravamo tutti intenti a fare i conti per la salvezza con un pareggio, comunque tutt’altro da disprezzare contro una delle squadre più in forma del momento. L’impresa di Verdi ha ricordato il rigore di Pordenone all’ultimo minuto di gioco, realizzato da Tutino, che spianò la strada della promozione. Sperando che sia di buon auspicio.

Il “duro lavoro”, così come ricordato dal Presidente, alla fine premia. Nicola ha avuto non poche difficoltà al suo arrivo a Salerno, sotto il profilo tecnico e mentale. Poi ha iniziato a capire meglio le caratteristiche dei calciatori a sua disposizione, ha lavorato molto sulla testa ma anche sotto il profilo atletico. Radovanovic ha iniziato a carburare nel suo ruolo in difesa, Ederson, vero talento, mostra anche intelligenza ad adattarsi a un campionato particolare come quello italiano, lo stesso dicasi per Bohinen. Mazzocchi è una certezza e si è molto avvertita la sua mancanza nella gara di Udine. Vogliamo parlare di Djuric, Lassana Coulibaly, Gyomber, quest’ultimo bistrattato dalla critica ed altri non meno importanti? In un’osservazione attenta alcuni elementi della vecchia guardia con alcuni dei nuovi, non fanno più pensare a una squadra “cenerentola”, ma a leggere la formazione attuale verrebbe quasi da dire: come mai quella posizione di classifica? In fondo, ci sono squadre meno attrezzate magari un po’ più in alto. Purtroppo non tutte le ciambelle riescono col buco: sfortuna, direzioni arbitrali avverse, i tanti infortuni. Ma a che serve ora recriminare? Ciò che conta è il presente e.. l’immediato futuro!

Sezione: Editoriale / Data: Ven 22 aprile 2022 alle 00:01
Autore: Maurizio Grillo
vedi letture
Print