Le parole spesso hanno un peso determinante nel contesto di quella intervista rilasciata dal presidente Federale Gabriele Gravina subito dopo il consiglio di martedì scorso dove il caso Salernitana fu affrontato come primo punto all'ordine del giorno. Disse Gravina . Fuori dal campionato di serie A è ovvio, un torneo riconquistato dopo ben 23 anni ma che ancora una volta ha visto questa tifoseria eccezionale mortificata dalle parole del presidente che si avvale, giustamente, di quell'atto notarile sottoscritto e firmato nel mese di maggio dai trustee impegnati a vendere la società che è stata per dieci anni nelle mani di Lotito e Mezzaroma. La cosa che sconcerta di più (anche queste parole del presidente federale che, ripetiamo, non ha fatto nessuna concessione alla Salernitana) . E' vero, questo è il dilemma, il maggior cruccio di chi sperava che questa stagione potesse essere di grande tranquillità, magari anche con una salvezza che nelle altre due precedenti apparizioni in serie A non c'era stata ma che potrebbe naufragare proprio di fronte a queste difficoltà oggettive che francamente stanno sconcertando un pò tutti. La vendita sembrava cosa fatta pochi mesi fa. Tanti i presunti, probabili acquirenti. Gente che voleva solo farsi pubblicità attraverso i giornali con offerte mai reali visto che all'atto pratico i trustee hanno sempre evidenziato che quella voglia di acquisto scemava appena si passava sul concreto. Insomma un tourbillon di un qualcosa che non esisteva (vedi anche qualche cordata locale...) nel tentativo di cercare qualche altro rinvio per perdere solo tempo. E si è andati avanti fino ad oggi, giorno di Natale, sette giorni alla famigerata data del 31 dicembre con una prospettiva certamente non idilliaca ma con la consapevolezza che quel probabile acquirente possa uscire dal cilindro. Anche in piena visto che si concederebbe, poi, quella proroga di 45 giorni per formalizzare il tutto. Noi siamo tra i garantisti e soprattutto fiduciosi che questo campionato, iniziato con 20 squadre, non possa e non debba essere con l'esclusione della nostra Salernitana. Sarebbe un'immagine pessima che darebbe il nostro calcio a tutto il movimento. Ma ci chiediamo anche: se arrivasse la nuova società si riuscirà ad acquistare subito calciatori in grado di dare il loro apporto in questo campionato di serie A che per ora vede i granata in ultima posizione dopo 18 gare, con solo otto punti e una retrocessione che sembra dietro l'angolo? Ai posteri l'ardua sentenza. Per ora non possiamo che incrociare le dite ed augurare un buon Natale ai nostri lettori e naturalmente alla nostra Salernitana per uscire da questa difficile e complicata situazione.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 25 dicembre 2021 alle 00:00
Autore: Enzo Sica
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