La sconfitta con la Juventus non fa testo, le forze in campo erano impari e serviva solo una grande prestazione dei granata e una giornata no per i bianconeri. Nonostante tutto la Salernitana ha dato del filo da torcere alla squadra di Allegri nel secondo tempo col tecnico molto nervoso che si è anche fatto ammonire. Peccato per la prima parte di gara e per non essere riusciti a trovare almeno un gol per vedere, come ha detto anche mister Nicola, come sarebbe potuta andare a finire la gara. La Juventus infatti è calata fisicamente dopo le fatiche di Coppa e portarsi ad un solo gol di distanza avrebbe potuto togliere qualche certezza alla squadra piemontese dopo la disfatta di Champions. La nota positiva di giornata è che la classifica è rimasta quasi del tutto invariata, se si eccettua per il Genoa che ha ottenuto tre punti contro un Torino che ormai sembra aver mollato. I rossoblù hanno forse il calendario peggiore dovendo affrontare ancora tre delle prime quattro (Milan, Napoli e Juventus). Con i rossoblù la Salernitana è anche in vantaggio nello scontro diretto. Sia Cagliari che Venezia poi devono ancora venire a giocare a Salerno e con entrambe i granata partono già da una situazione di vantaggio (in Sardegna è finita in partita, in laguna vinse la truppa granata). La matematica non condanna ancora i granata che possono sognare la grande impresa. C'è un precedente che impone di crederci e non è neanche tanto distante nel tempo: stagione 2016/2017, il Crotone di Nicola aveva 14 punti dopo 28 partite giocate, otto punti di distanza dalla zona salvezza, i granata hanno due punti in più ma anche due partite in più da giocare rispetto alle avversarie (a cui ne mancano solo 8). La squadra ci crede, la dirigenza e il presidente altrettanto, i tifosi anche. La Salernitana infatti è viva e lo dimostra in campo, non arrendendosi quando va sotto nel risultato, anzi riesce a scrollarsi le paure proprio dopo aver subito gol, sintomo che la squadra parte spesso contratta proprio perchè sente l'importanza e il peso che hanno ancora le gare. Non è una squadra che ha tirato i remi in barca, tutt'altro. Provarci fino alla fine è un dovere per tutti, perchè riuscire nell'impresa porterebbe questi calciatori nella storia della Salernitana e non solo. Qualora dovesse andar male poi, meglio non avere rimpianti, ci si potrebbe guardare indietro e pensare di averci almeno provato, partendo comunque da una posizione e da una situazione estremamente complicata. Il 31 dicembre infatti la Salernitana era ormai quasi scomparsa dal panorama calcistico. Stare qui a parlare di rincorsa e di rimonta e di una squadra che si gioca le partite a viso aperto contro tutti è già una vittoria. La ciliegina sulla torta potrebbe essere la salvezza, consapevoli che comunque andrà a finire la stagione, il futuro sarà assicurato. 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 22 marzo 2022 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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