Tutto può ancora succedere, i margini per arrivare alla salvezza sono pochi, è vero, ma ci sono. E questa Salernitana con lo spirito messo in campo all'Olimpico contro la Roma le sue residue carte se le può giocare. Visto che la quota salvezza alla luce della situazione attuale si è abbassata notevolmente con un filotto di risultati positivi sarebbe possibile. Ma ci sono tanti scettici che vedono il bicchiere mezzo vuoto, che si fanno tante domande del tipo: ma se in trenta partite questa squadra ha perso venti volte come potrà riemergere? Giusta considerazione ma nel calcio tutto è sempre possibile e fin quando la matematica è dalla parte dei granata si dovrà andare avanti cullando quelle speranze di salvezza. E magari iniziando fin dalla partita del sabato santo contro la Sampdoria, una squadra questa che con l'arrivo di Giampaolo in panchina sembrava avviata verso una tranquilla salvezza ma che si è complicata maledettamente la vita ed ora annaspa in quintultima posizione. Dunque con tanti problemi da risolvere e per la Salernitana diventa, questo, uno scontro diretto visto che la vittoria (e sarebbe la prima di Nicola in panchina) è il massimo obiettivo che farebbe fare un bel passo avanti alla squadra che il prossimo mercoledì, poi, dovrà recuperare ad Udine la partita contro i friulani che a dicembre non si disputò per il covid.
Insomma due gare cruciali, da dentro o fuori quasi una tifoseria granata che in questi giorni pasquali si è stretta ancora una volta intorno lla squadra del cuore. La permanenza in A rappresenta un grande obiettivo da perseguire e, magari, anche centrare. Ed anche se a Genova contro la Sampdoria non saranno in cinquemila sugli spalti di Marassi i pochi che arriveranno (circa 500) cercheranno con il loro calore e la loro spinta ai granata sul terreno di gioco a credere nell'impresa. Anche per trascorrere davvero una Buona Pasqua.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 16 aprile 2022 alle 00:00
Autore: Enzo Sica
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