Sconfitta della Salernitana contro la Roma di Jose Mourinho che esce comunque a testa alta dalla sfida con i giallorossi, e con ampi margini di miglioramento. Nonostante le assenze Previste di Bradaric, comunque in panchina, e Bohinen, la Salernitana disputata una buona gara al cospetto di una più blasonata Roma che ha schierato praticamente la migliore formazione possibile, con le uniche eccezioni di Matic e Wijnaldum inizialmente in panchina.

LE FORMAZIONI 

Mourinho opta peri tre tenori Zaniolo, Pellegrini e Dybala dietro Abraham dal primo minuto. Mourinho continua con il 3-4-2-1 come provato nel precampionato, proponendo Spinazzola e Karsdorp sugli esterni, e Cristante davanti alla difesa al posto di Matic. Nicola risponde con il suo marchio di fabbrica, 3-5-2 in linea, dirottando Mazzocchi a sinistra e calando Candreva sull'out di destra. Al centro con Coulibaly in posizione di play basso ci sono Vilhena e Kastanos, mentre in avanti il tandem è composto da Botheim e Bonazzoli. Nei tre dietro debutto per Bronn che va a completare con Fazio e Gyomber il trio davantia  Sepe. 

STATISTICHE

Veniamo ora alle statistiche, che testimoniano la bontà della gara dei granata: possesso palla a vantaggio dei granata, con un 52% totale e un 63% parziale della ripresa, a sindacare il buon secondo tempo degli uomini di Nicola. Tiri totali e tiri in porta a vantaggio della Roma, mentre in quasi perfetto equilibrio linee di passaggio (375 a 346 per la Salernitana), corner, cross e dribling riusciti (leggermente a favore degli uomini di Nicola). 

SCELTE TATTICHE

PRIMO TEMPO. La Salernitana ha interpretato bene la gara, cercando di rimanere compatta e ridurre gli spazi per il fraseggio dei tre tenori giallorossi. E' mancato ai granata il metronomo Bohinen con Coulibaly nel ruolo di play basso un pò troppo in difficoltà nel momento di dare ritmo al gioco e di garantire copertura. Vilhena ancora fuori condizione ha dimostrato comunque qualcosa di buono, conclusioni a parte,, cosi come Kastanos al di sotto delle aspettative, che non ha creato gioco e palle utili per i due davanti: l'unica occasione infatti Bonazzoli se le è creata praticamente da solo. Da rivedere la posizione di Candreva: l'ex doriano non ha più la gamba per fare l'esterno tutta fascia, e contro Spinazzola ha sofferto più del dovuto le discese dell'ex Juventus. 

SECONDO TEMPO: Nel ripresa Nicola ha cambiato giustamente le carte in tavola, per dare vivacità ad una manvora lenta e spesso prevedibile con l'ingresso di Ribery: il francese infatti, galleggiando tra le linee, ha creato apprensione alla retroguardia giallorossa, costringendo Mourinho ad inserire un altro mediano puro accanto a Cristante, ovvero Matic, per evitare problemi in quella fascia di campo. Per i primi venti minuti del secondo tempo, la Salernitana ha tenuto il pallino del gioco, pur senza creare occasioni nitide che anzi sono arrivate per la Roma, proprio perchè in mezzo al campo era in superiorità numerica, con una trequarti costituita da Ribery, Valencia (che praticamente ha giocato da esterno di sinistra) e Vilhena, ai quali si aggiungeva Bonazzoli molto basso in fase di ripartenza. Alla Salernitana è mancata un pò di lucidità in alcune occasioni dove non sono state sfruttate adeguatamente le ripartenze. Bene Mazzocchi anche se dirottato sulla sinistra: meno cross dalla trequarti visto il piede debole, ma tanta corsa e qualche accelerazione per creare panico a Mourinho. 

IN CONCLUSIONE: Senza Bohinen e senza Radovanovic, suo sostituto naturale, la Salernitana non riesce ad imporre ritmo di gioco alla gara, apparendo talvolta confusionaria e poco lucida. Il 3-5-2 di Nicola va rivisto in chiave offensiva: senza Djuric, devono arrivare più palle pulite li davanti, altrimenti Bonazzoli e Botheim faranno fatica a trovare la via del gol. 

Sezione: L'avversario / Data: Lun 15 agosto 2022 alle 13:00
Autore: Roberto Sarrocco
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