Che il Sassuolo abbia, con 5 reti, il secondo peggior attacco della massima serie, con solo Monza e Sampdoria che hanno fatto peggio, è, visti i ritmi offensivi cui marciavano i neroverdi le stagioni scorse, una notizia. Le attenuanti sono nelle cessioni di Scamacca e Raspadori (26 gol in 2, la stagione scorsa) e nell’infortunio di Berardi, si è detto, ma che il tridente neroverde, fin qua, abbia reso al di sotto delle attese nessun dubbio. E il simbolo di questo Sassuolo che dalla cintola in su non ingrana è, giocoforza, Andrea Pinamonti, centravanti acquistato dall’Inter per una cifra (20 milioni) che ne fa l’acquisto più oneroso della storia neroverde, dal quale il Sassuolo fin qua in cambio ha ottenuto molto impegno ma pochissimi graffi sui tabellini.

Giusto un gol, a La Spezia, giusto un mese fa, alla terza giornata... Prima e dopo, per l’attaccante trentino, molta fatica e poca, pochissima gloria. C’è materia per montare il caso? Dipende dai punti di vista. Il “rivale” di Pinamonti, ovvero l’uruguaiano Agustin Alvarez, ha segnato quanto lui (1 gol) ma ha giocato 19’, mentre il centravanti scuola-Inter ne ha già messi via 512’, ma che la prima scelta per Dionisi sia l’ariete di Cles nessun dubbio. Anche perché la scorsa stagione, come questa, Pinamonti, che a Empoli chiuderà la stagione con il ragguardevole bottino di 13 gol in 36 gare, dopo 7 giornate aveva fatto, come quello di oggi, giusto un gol. Con primo ‘squillo’, peraltro, solo alla sesta giornata. Che il Pinamonti ‘empolese’ avesse giocato solo 263’, nelle prime sette gare, è solo un dettaglio statistico, La sua prima doppietta, il ‘Pina’ la segnò proprio alla Salernitana prossimo avversario, ad ottobre... 

Sezione: L'avversario / Data: Mer 28 settembre 2022 alle 12:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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