Fuochi d'artificio, sciarpe al vento, bandieroni e giovani cuori: trecento tifosi senza sigla, dal 96' all'ora del tè, sfilano sul lungomare, invadono festosi il piazzale antistante lo stadio Arechi, urlano «ci devi credere» alla Salernitana.

IL RISVEGLIO DELLA PASSIONE «Il mondo sa tutto di noi» ma forse il «mondo» aveva ricordi sbiaditi della passione viscerale e di cosa sia la Salernitana per i salernitani. Una vittoria del genere, da Bersagliera, epica come ai tempi di piazza Casalbore, fa inumidire gli occhi. All'esterno dello stadio, più di qualcuno si commuove, sotto le mascherine: niente è ancora compiuto ma il brivido corre lungo la schiena, perché la Salernitana c'è, è salda, è gruppo, genera appartenenza, alimenta la passione. La Salernitana appartiene alla gente, come ha detto Castori, e la gente, adesso, fa fatica a trattenere la propria voglia di avvicinarsi alla casacca che manca da tanto, troppo tempo. Più è fisicamente lontana, causa Covid, più è desiderata. 

Sezione: News / Data: Dom 18 aprile 2021 alle 20:30 / Fonte: Il Mattino
Autore: TS Redazione
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