Se dieci goal fatti in tredici partite rappresentano un bottino alquanto sterile, analizzando nel dettaglio reti e marcatori, si evidenzia come la maggior parte siano frutto di azioni "non programmate" e confusionarie, e soprattutto non sempre provenienti dagli attaccanti granata. A parte le due reti di Bonazzoli, e le reti singole di Djuric, Gondo e Simy, il resto dei goal messi a segno dalla Salernitana sono frutto di conclusioni a rete di centrocampisti (Coulibaly e Schiavone) e di un'autorete (contro l'Empoli). Cinque giocatori offensivi per cinque reti: un bottino che più magro non si poteva immaginare ad inizio stagione, specie dopo l'arrivo di "mister 20 goal".  

Il dato si fa ancora più allarmante se si analizzano i tiri complessivi verso la porta della Salernitana ad oggi: i granata, sia nella precedente gestione Castori che in quella attuale di Colantuono, hanno totalizzato 42 tiri verso lo specchio della porta, 9 dei quali diventati goal (1 infatti è autorete). Una media di tre tiri a partita, che ha toccato il fondo contro le due romane Lazio e Roma (zero tiri verso lo specchio). Emblema della sterilità offensiva granata è stata la partita di ieri contro la Sampdoria: in una gara interna contro una diretta concorrente alla salvezza, solo due conclusioni verso lo specchio protetto da Audero, per giunta da parte di un difensore, Ranieri, e di un centrocampista, Lassana Coulibaly. I cinque attaccanti che si sono alternati in campo non hanno dunque mai praticamente calciato verso la porta difesa dal portiere blucerchiato. Il problema, evidentemente, non era mister Castori...

Sezione: News / Data: Lun 22 novembre 2021 alle 22:30
Autore: Roberto Sarrocco
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