Gennaio 1995, ultima partita del girone di andata, una vita fa: Pisano punta l'area di rigore su assist di Rachini. Poi è storia, cineteca, una perla da numero 9, dentro Salernitana-Atalanta, dentro la bolgia dell'Arechi. 
Pisano, è stato il suo gol più bello? 
"Sì, come dinamica, velocità: metto a terra il difensore che quasi scivola dopo il tunnel, un dribbling al portiere e nelle orecchie il boato, ancor prima che il pallone gonfi la ret". 
Da allora l'Atalanta ha costruito sulla roccia... 
"È una società modello, con un grande settore giovanile. Gli orobici sono bravi e lo dico a ragion veduta, adesso che mi occupo di Sicilia e Calabria per lo scouting della Fiorentina. L'Atalanta ha investito e svezza giovani, poi li forgia altrove e li riporta a casa. La Salernitana lo ha già notato e ne ha beneficiato: Ruggeri, il più giovane, è uno dei giocatori granata più forti ed è un peccato che si sia infortunato". 
Il suo eurogol contro l'Atalanta in B stava per regalare la vittoria. Chimenti, però, a 8' dal termine, scelse male il tempo dell'uscita. 
"Quella volta uscì a vuoto su Daniele Fortunato e prendemmo gol, ma Antonio salvava spesso partite e risultato, giocava meravigliosamente con i piedi e le partitelle in famiglia le concludeva all'attacco. Interpretava al meglio, già all'epoca, il ruolo del portiere moderno".. 
Che accade se il portiere non esce? 
"Belec resta molto nei pali. Potrebbe essere un'abitudine o una indicazione precisa. Nel secondo caso, occorre che la difesa arpioni tutto e resti alta, non schiacciata insieme al suo portiere. Se non è una indicazione ma una predisposizione, a quel punto diventa materia dell'allenatore e del preparatore dei portieri". 
 E segna sempre lui» era e resta il coro leggenda. Adesso chi può segnare sempre o almeno spesso? 
"È il mio coro, mi appartiene e fa parte del legame forte che ho con la città. La Salernitana dei giorni nostri - chiariamolo, sgombriamo il campo da equivoci - ha attaccanti in grado di far gol. Un esempio su tutti: il Crotone in Serie A non sviluppava la mole di gioco di una big, dunque meno occasioni. Nel Crotone, Simy ha fatto 20 gol. Bonazzoli è un tipo di giocatore diverso, ma è molto tecnico. Djuric può diventare letale, se spiovono cross. Ciascuno, dunque, può segnare, ma deve essere servito. Urge Ribéry, che è bravo a saltare l'uomo, crea superiorità numerica e mette l'attaccante faccia alla porta. Serve questo tipo di soluzione, altrimenti diventa complicato vincere le partite. Toccherà all'allenatore trovare il migliore assetto tattico". 

Si meraviglierebbe, se con l'Atalanta giocasse Ribéry dal 1'?

"No, perché è un generoso e perché bisogna legare il gioco. Poi dipenderà dalla tenuta atletica, ma si può anche provare a ribaltare, anticipando la mossa: non aspetto il secondo tempo, faccio giocare subito il più forte e il più bravo ma so che ha un numero di minuti nelle gambe e quindi lo sostituisco prima. Tutto può accadere, però i calciatori sotto mano li ha solo l'allenatore. Deciderà Castori e credo che se Ribéry darà disponibilità, alzerà la mano perché sa di poter reggere, nell'ottica anche del confronto ravvicinato del 22 settembre e delle tre partite in sette giorni".

Il suo gol realizzato all'Atalanta nel 1995 ha consegnato alla Salernitana l'ultimo risultato positivo, negli scontri diretti. Negli anni, granata piegati prima da Doni e poi da Pazzini. Oggi un punticino che peso avrebbe? 
"In B ci fece arrabbiare, perché aveva il sapore della beffa e della frenata. In A, contro questa Dea, sarebbe di ripartenza e rilancio, in vista della sfida al Verona. Però occorrono coraggio e spensieratezza. Sono doti che all'Arechi bisogna ritrovare. Prima che siano gli altri a dare lo schiaffo, sportivamente parlando, proverei io, da Salernitana, a darne uno agli avversari. Noto, invece, una squadra un po' impaurita e bloccata. Non deve accadere". 
 

Sezione: News / Data: Ven 17 settembre 2021 alle 11:00 / Fonte: Il Mattino
Autore: TS Redazione
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