Non rinneghiamo quanto abbiamo detto in questi giorni e, per la verità, anche quando occupavamo con orgoglio la zona sinistra della classifica: la proprietà e il direttore sportivo hanno responsabilità evidenti rispetto al calo progressivo di una Salernitana costretta ora a guardarsi alle spalle e a vincere a Lecce per evitare sgradite sorprese. Ma, dopo la vittoria dell'Empoli a Milano, la riflessione va sempre sull'allenatore. Con tutti i limiti della rosa, questa squadra può contare su Mazzocchi, Candreva, Bohinen, Coulibaly, Bonazzoli, Dia, Piatek, Gyomber, Fazio. Su altri calciatori con esperienza internazionale, pur con scarso rendimento a Salerno. La panchina è corta e siamo tutti d'accordo, in difesa troppe scommesse e poche certezze. Ma, analizzando con obiettività il potenziale dell'undici teoricamente titolare (al netto dei tanti e condizionanti infortuni) possiamo dire che lo staff tecnico non ha nessun tipo di alibi nè sono giustificate tante chiacchiere in conferenza stampa che cozzano con la realtà de ifatti. Non è possibile non avere gioco, non avere idee, fare mediamente 2 tiri in porta e subirne 15. Gli organici di Verona, Lecce, Empoli, forse anche Monza (davvero Petagna è meglio di Dia?) non sono superiori a quelli della Salernitana, in alcuni casi sono costati diversi milioni di euro in meno grazie al lavoro e alle intuizioni di gente che è nel calcio da una vita e che non ha pagato lo scotto dell'inesperienza. Ci poniamo, tuttavia, una domanda: affidando a Nicola le medesime rose renderebbero allo stesso modo? Noi sentiamo, da mesi, un allenatore che parla di progressi, episodi, progetto tecnico-tattico, passi in avanti, addirittura di divertimento. E allora Zanetti, Baroni, Palladino che dovrebbero dire? La rosa è stata sopravvalutata, ma ha un allenatore che in questi mesi ha dato davvero poco sotto il profilo tecnico-tattico, come testimonia il recente passaggio alla difesa a 4 dopo dichiarazioni che andavano in direzione totalmente opposta sette giorni prima. Nei tre mesi e mezzo dello scorso campionato, pur con pochissimo tempo a disposizione e con il fardello dell'ultimo posto sulle spalle, la Salernitana targata Nicola ha espresso un ottimo gioco contro Milan, Bologna, Udinese (all'andata), Fiorentina, Sampdoria e Roma, con un dominio all'Olimpico e quell'1-1 a Bergamo che vide gli ospiti giganteggiare sulla Dea. Possibile che, con tanti mesi davanti e due ritiri svolti, stavolta non si riesca a far meglio?

Sezione: News / Data: Mar 24 gennaio 2023 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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