La partita di domenica scorsa ha aperto tanto dibattito tra i tifosi della Salernitana. Oltre ad un risultato che in pochi si aspettavano dopo le tante belle cose fatte vedere contro la Lazio, nell'occhio del ciclone è finita la gestione di Inzaghi sul tema dei cambi, che hanno dato la mazzata finale in un pomeriggio già molto complicato di suo.

Andando in ordine temporale, il primo errore è fatto all'intervallo. Giusto inserire Dia, ma non per Kastanos. La Salernitana ha dimostrato col doppio trequartista di fare male ed in un eventuale assalto ad inizio secondo tempo il cipriota e Candreva potevano avere molto più spazio e sicurezza grazie all'apporto di Dia nell'azione. E invece si è virato sul tenere dentro Ikwuemesi che è stato tra i peggiori in campo, specialmente nella prima frazione dove è stato divorato dalle maglie viola (senza dimenticare la clamorosa traversa di inizio ripresa in totale solitudine).

Sul 3-0 poi, vogliamo pensare che sia stato un cambio per far rifiatare il calciatore, ma il togliere Candreva che nella solitudine offensiva dei granata era l'unico che riusciva a creare pericoli è un altra mossa difficilmente comprensibile. Non a caso l'espressione dell'ex Sampdoria al momento del cambio è tutto un dire, con l'esterno che guarda più volte il suo tecnico prima di rientrare in panchina.

Ultima questione è quella legata a Cabral. Il calciatore nella prima fase di stagione si è dimostrato essere una buona carta da sfruttare e invece con l'arrivo di Inzaghi in due convocazioni sono arrivati solo 8 minuti giocati. C'è da precisare che con la Lazio rientrava da un infortunio, ma non può essere una valida scusante per vederlo entrare anche dopo Tchaouna, visto che il problema si è risolto oltre 14 giorni fa. 

Sezione: News / Data: Mar 05 dicembre 2023 alle 23:30
Autore: Michele Massa
vedi letture
Print