Richieste, striscioni, lettere, riflessioni. La multiproprietà «è un problema giuridico, serio, di respiro nazionale, che va risolto al più presto per evitare incomprensioni ed equivoci». Lo ha detto ieri l'assessore comunale allo sport, Angelo Caramanno, parlandone al termine della presentazione del progetto del nuovo palazzetto dello sport, illustrato dal governatore De Luca. Problema nazionale non vuol dire ovviamente «distante da Salerno», anzi ha risvolti granata e accompagna il cammino della Salernitana, che è un problema locale, pressante. Più incalza la contestazione dei tifosi insoddisfatti, più diventa anche un problema istituzionale, perché la Salernitana è fenomeno sociale, aggrega, è legata a filo doppio alla comunità. Gli striscioni di protesta sono ovunque e l'assessore comunale allo sport chiede al club «progetti chiari» dai quali ripartire. "Il tema della multiproprietà - ha detto - afferisce anche alla sfera della capacità o possibilità di investire sul futuro della squadra e probabilmente c'è una degenerazione del problema che preoccupa la tifoseria. Credo anche che la questione sia sorta perché non arrivano i risultati: sono sempre i risultati che risolvono i problemi. Se non arrivano, inducono anche al dubbio che magari gli impedimenti possano essere fonte di una mancata volontà. I risultati si ottengono facendo le squadre, gli investimenti e soprattutto con i progetti. Siano progetti chiari, che servano a spiegare noi abbiamo voglia di investire sui giovani e di fare un certo tipo di campionato - salvo che non venga fuori una squadra di giovani bravissimi - oppure noi ci vogliamo salvare o ancora vogliamo costruire una stagione più importante. Credo che la dinamica sia tutta nella chiarezza dei programmi e dei rapporti. Poi ci sono stagioni che sbocciano e altre no. Lo dico da tifoso, perché ero e resto tale, al di là del ruolo istituzionale: sono convinto che la squadra dello scorso anno fosse assolutamente competitiva per i playoff e che se fosse stata confermata in blocco, con qualche rinforzo, avrebbe potuto ambire alla promozione. Questa è la mia idea da tifoso e non avrei difficoltà a dirlo anche alla proprietà. È chiaro che rimescolando le carte, in un clima anche di insoddisfazione generale causato da ciò che si vede - stadi chiusi, freddezza, nuovo sforzo da parte dei supporter per stare vicini alla squadra nell'ultima partita -, la città si aspetti adesso un programma importante. Questa società garantisce tranquillità: è un dato di fatto, avviene da anni. È legittimo, però, aspirare a qualcosa di più ambizioso. Un tifoso vuole divertirsi, ambisce al meglio e credo che possa chiederlo a questa proprietà".

Sezione: News / Data: Mar 08 settembre 2020 alle 21:30 / Fonte: il Mattino
Autore: TS Redazione
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